Ancelotti: «Bravi». Wenger: «Crollo mentale»
Carletto soddisfatto ma prudente: «Non è ancora finita». Il francese sincero: «Non siamo stati al loro livello»
«Il risultato è ovviamente molto importante, ma non è ancora fatta». Mai come in questa situazione quella di Carlo Ancelotti sembra una frase di circostanza. Il tecnico del Bayern si gode una serata che scaccia via le ombre di un periodo poco brillante e dimostra ancora una volta che quando il gioco si fa duro la sua squadra risponde presente. «Sono molto contento – prosegue Ancelotti – perché questa sera abbiamo giocato con il giusto equilibrio chiudendo bene tutti gli spazi e sfruttando quelli che abbiamo trovato. Abbiamo avuto una grande qualità nel gioco offensivo e siamo stati costantemente pericolosi. Soprattutto nel secondo tempo abbiamo giocato un calcio fantastico e adesso abbiamo un vantaggio enorme, ma a Londra dovremo giocare con la stessa intensità e con lo stesso spirito. Credo che questa sia la migliore partita della mia gestione». Soddisfatto anche Karl-Heinz Rummenigge: «Sono sorpreso, non mi aspettavo una differenza di rendimento così netta. Noi abbiamo una mentalità eccezionale».
SBANDAMENTO L’unica fase della partita nella quale si è vista qualche sbavatura è stata la fine del primo tempo, dopo il rigore del pareggio dell’Arsenal. «Fino a quel momento avevamo fatto molto bene – conferma capitan Lahm – ma non eravamo riusciti a concretizzare. Il loro gol ci ha fatto perdere per qualche minuto il controllo della partita, ma nella ripresa siamo entrati in campo determinati e siamo stato davvero eccezionali, uno spettacolo».
DELUSIONE WENGER Tutt’altro clima in casa Arsenal: i Gunners sono vicinissimi alla settima eliminazione consecutiva negli ottavi di finale, la terza per mano del Bayern. «Siamo crollati mentalmente – ammette Wenger a fine gara –. Abbiamo pagato caro l’infortunio di Koscielny, ma non cerco scuse: loro hanno giocato bene e noi non siamo stati capaci di stare al loro livello. Il terzo gol poi ci ha ucciso e non siamo stati capaci di rispondere».