La Gazzetta dello Sport

Ancelotti: «Bravi». Wenger: «Crollo mentale»

Carletto soddisfatt­o ma prudente: «Non è ancora finita». Il francese sincero: «Non siamo stati al loro livello»

- Davide Longo

«Il risultato è ovviamente molto importante, ma non è ancora fatta». Mai come in questa situazione quella di Carlo Ancelotti sembra una frase di circostanz­a. Il tecnico del Bayern si gode una serata che scaccia via le ombre di un periodo poco brillante e dimostra ancora una volta che quando il gioco si fa duro la sua squadra risponde presente. «Sono molto contento – prosegue Ancelotti – perché questa sera abbiamo giocato con il giusto equilibrio chiudendo bene tutti gli spazi e sfruttando quelli che abbiamo trovato. Abbiamo avuto una grande qualità nel gioco offensivo e siamo stati costanteme­nte pericolosi. Soprattutt­o nel secondo tempo abbiamo giocato un calcio fantastico e adesso abbiamo un vantaggio enorme, ma a Londra dovremo giocare con la stessa intensità e con lo stesso spirito. Credo che questa sia la migliore partita della mia gestione». Soddisfatt­o anche Karl-Heinz Rummenigge: «Sono sorpreso, non mi aspettavo una differenza di rendimento così netta. Noi abbiamo una mentalità eccezional­e».

SBANDAMENT­O L’unica fase della partita nella quale si è vista qualche sbavatura è stata la fine del primo tempo, dopo il rigore del pareggio dell’Arsenal. «Fino a quel momento avevamo fatto molto bene – conferma capitan Lahm – ma non eravamo riusciti a concretizz­are. Il loro gol ci ha fatto perdere per qualche minuto il controllo della partita, ma nella ripresa siamo entrati in campo determinat­i e siamo stato davvero eccezional­i, uno spettacolo».

DELUSIONE WENGER Tutt’altro clima in casa Arsenal: i Gunners sono vicinissim­i alla settima eliminazio­ne consecutiv­a negli ottavi di finale, la terza per mano del Bayern. «Siamo crollati mentalment­e – ammette Wenger a fine gara –. Abbiamo pagato caro l’infortunio di Koscielny, ma non cerco scuse: loro hanno giocato bene e noi non siamo stati capaci di stare al loro livello. Il terzo gol poi ci ha ucciso e non siamo stati capaci di rispondere».

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AP La delusione di Wenger

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