La Gazzetta dello Sport

Bacca intanto «sente» la crisi: 5 tiri in 45 giorni

Terza scelta con la Lazio, Carlos ha cifre inferiori agli attaccanti delle big italiane. Domenica sera prima chance di riscatto

- l.b.

Gasperini, allenatore del momento, anni fa diceva: «Mio padre aveva un criterio semplice per giudicare i giocatori. “È bon” o “Non è bon”. Non si sbagliava mica tanto». Come dire, cerchiamo di parlare più spesso di qualità dei giocatori: è buono, cioè forte, o non è buono. Per Carlos Bacca, nonostante le critiche collettive dell’ultimo periodo, ci sono pochi dubbi: «è bon». Altrimenti non si segnano 7 gol in due edizioni di Europa League consecutiv­e. Altrimenti non si decide una finale europea con due gol. Quelle due azioni però aiutano a capire. Contro il Dnipro, nella finale 2015, Bacca ha segnato... alla Bacca. Palla in verticale, fuorigioco evitato, scatto e uno contro uno col portiere. Ci siamo disabituat­i a vederlo così.

OPINIONI Bacca lunedì sera è stata la terza scelta per il ruolo di attaccante centrale. Deulofeu era il titolare, Lapadula il primo cambio. Non il massimo per il morale. Il pubblico, che a San Siro tende a fischiarlo, si è diviso da tempo. Carlos è in crisi? È un giocatore sopravvalu­tato? È uno dei problemi del Milan? Difficile dirlo, ma le posizioni sono definite. Attacchi dei critici: ha avuto tante occasioni, non le ha quasi mai sfruttate. Difesa degli appassiona­ti del 70: quei due palloni della finale 2015, a Milano non passano quasi mai. Il Milan non riesce a mandarlo in porta in verticale e Bacca non lo aiuta: nell’ultimo periodo i suoi gol da uomo d’area - un tocco sotto porta, un cross girato sul primo palo, una deviazione sporca - si vedono raramente. I COLLEGHI Marco Fassone e Massimilia­no Mirabelli, amministra­tore delegato e direttore sportivo designato del Milan cinese, ieri sera erano all’Allianz Arena per BayernArse­nal. Si sono goduti Lewandowsk­i ma non è questo il punto: non erano lì per comprare un centravant­i. Il punto è che Bacca nel 2017, senza arrivare ai top europei, ha numeri inferiori a tutti i centravant­i delle squadre italiane di alta classifica. I tiri in porta, solo 5 in un mese e mezzo, colpiscono più di tutto. Immobile ha il doppio dei suoi tiri, Dzeko addirittur­a più del triplo, addirittur­a Mertens arriva in area molto più di lui (dati Opta). Anche Petagna lo batte nettamente per tiri in porta ( 7), occasioni create (13), palloni giocati in area (47). Per ora rendono più di lui. I gol, che in questo gioco contano più di tutto, sbilancian­o il confronto: da Capodanno, escludendo i rigori, sono 1 per Bacca e Icardi, 2 per Immobile, 5 per Mertens e Dzeko, 8 per Higuain. Lui, senza discussion­i, molto «bon».

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AP Carlos Bacca, 30 anni

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