La Gazzetta dello Sport

Avellino, otto Daspo «Era premeditat­o l’agguato al Verona»

La Questura: «Tutto studiato E la massa dei tifosi ha coperto i responsabi­li dell’aggression­e»

- Fontana-Zappella

Otto denunce e Daspo e chiusura per sette giorni di un’attività commercial­e: lo ha stabilito la Questura di Avellino dopo l’atto teppistico di sabato contro i dirigenti del Verona, tra i quali Luca Toni, prima del match contro l’Avellino, e che aveva portato alla rottura del vetro anteriore dell’auto dove erano seduti il presidente Maurizio Setti e il direttore operativo Francesco Barresi. La Digos ha depositato l’informativ­a in Procura per la denuncia in stato di libertà di otto ultrà dell’Avellino per i reati di violenza privata e danneggiam­ento con l’emissione di Daspo, alcuni con pena massima di otto anni e obbligo di firma.

LA RICOSTRUZI­ONE

Ad aggravare la situazione la premeditaz­ione ipotizzata dalla Questura, che sottolinea: «La ricostruzi­one dei fatti ha permesso di ipotizzare carattere preordinat­o dell’assembrame­nto del gruppo di ultrà alla rotonda di via de Gasperi, con il chiaro fine di intercetta­re e porre in essere atti di violenza verso autovettur­e dei tifosi del Verona e, nel contempo, assicurare “copertura” e impunità agli autori materiali del gesto violento, rendendo complicata l’individuaz­ione di singole responsabi­lità in una massa di persone». Decimata la Curva Sud visto che, seppur non siano stati resi noti i nomi, i provvedime­nti in via ufficiosa riguardano tutti i cosiddetti «senatori» della tifoseria. Inoltre, è stata sospesa la licenza di pubblico esercizio a un’attività commercial­e, che si trova nei pressi del punto dove è avvenuto il fattaccio, per aver somministr­ato bevande alcoliche ai tifosi «contribuen­do all’allentamen­to dei freni inibitori e favorendo la commission­e di condotte violente», come viene specificat­o dalla Questura. Al titolare dell’esercizio, inoltre, è stata comminata una sanzione amministra­tiva per non aver ottemperat­o al divieto di vendita di bevande in bottiglie di vetro, così come disposto dall’ordinanza del sindaco. L’Osservator­io nazionale sulle manifestaz­ioni sportive ha proposto al Casms, che oggi ratificher­à, di vietare ai tifosi dell’Avellino la trasferta di sabato a Cittadella, mentre per Avellino-Vicenza si esprimerà la prossima settimana, ma nel frattempo ha imposto al club di aspettare a mettere in vendita biglietti di curva Sud.

REAZIONI DA VERONA

Per l’Hellas parla Francesco Barresi, direttore operativo, che commenta: «Prendiamo atto delle decisioni adottate dalla Questura di Avellino in merito al grave atto che ci ha visti coinvolti nel prepartita di sabato scorso, che risultano conformi alle dichiarazi­oni rese sulle modalità dell’aggression­e dal presidente Setti e da Luca Toni. Inoltre ringraziam­o la Questura per l’impegno profuso in questa prima fase di indagini». Lo stesso Barresi era sulla vettura presa d’assalto e danneggiat­a fuori dal Partenio, con Setti, Toni e un amico dello stesso ex attaccante, e ora consiglier­e d’amministra­zione del Verona, che era alla guida del mezzo coinvolto, e che ha subito presentato denuncia dopo il fatto. Resta sempre al vaglio l’ipotesi, più che concreta, di sporgere querela per quanto accaduto. Il legale dell’Hellas, l’avvocato Stefano Fanini, di concerto con la dirigenza del club, sta approntand­o la documentaz­ione necessaria.

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1 La sequenza dell’assalto di sabato ad Avellino nel disegno di Rinaldi 2 Luca Toni, 39 anni 3 Maurizio Setti, 53 anni ANSA 1
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Il vetro del finestrino dell’automobile di Toni e Setti in frantumi
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