La Gazzetta dello Sport

Nzola, il gigante che ricorda Weah e piace alla Viola

Col Francavill­a ha fatto 8 gol tra canti religiosi e polpette

- Nicolò Schira

Si chiama M’Bala Nzola, sembra Weah, ma si ispira a Benzema. Il centravant­i franco- angolano è la grande rivelazion­e della Lega Pro. Già otto reti sinora per il ventenne gigante d’ebano del Francavill­a, arrampicat­asi al quinto posto del girone C.

NUOVO WEAH Il d.s. biancazzur­ro Trinchera in estate l’ha scovato nella Sertanense (Serie C portoghese) e dopo la doppietta al Matera l’ha accostato al Pallone d’oro nel 1995: «Weah è stato un grandissim­o. Lui, Drogba, Eto’o e Kalou sono dei miti per noi africani, ma il mio calciatore preferito – racconta rigorosame­nte in francese Nzola – è Benzema. Mi piacerebbe diventare forte come lui». Il paragone con l’ex goleador del Milan spopola anche sui social per via della rete in coast to coast di domenica scorsa: «La più difficile però è stata quella su punizione. Non le tiro quasi mai e non ci sono abituato...». Sorriso sulle labbra per la punta nata a Troyes: «Da piccolo giocavo a pallone con gli amici del quartiere, ma ero convinto di poter diventare un profession­ista. Ho iniziato con l’Estac e sono cresciuto in Francia, però mi sento più legato all’Angola. E un giorno vorrei giocare nella nazionale del paese dei miei genitori». L’Italia era nel suo destino: «Da bambino guardavo sempre la Serie A in television­e e punta- vo a giocarci. Seguivo le partite del Milan: mi piacevano molto Sheva, Ibra e Pato».

ITALIA MON AMOUR Con mister Calabro il feeling è stato immediato: «Gli devo molto. Mi aiuta molto in campo e soprattutt­o fuori. Dice che sono da Serie A? Mi vuole bene, ma devo ancora lavorare parecchio per arrivare a quel livello». La Fiorentina intanto l’ha già prenotato per l’estate: «Mi fa piacere l’interessam­ento di un club così importante, ma penso solo al Francavill­a». La colonna sonora dei suoi gol è sorprenden­te come lui: «Ascolto musica religiosa, però ogni tanto anche un po’ di rap francese». L’ambientame­nto in Salento va a gonfie vele: «Mi trovo molto bene in Italia. Impazzisco per la vostra cucina: vado matto per la carbonara e le polpette. Sono un casalingo. Esco solo per fare delle passeggiat­e in riva al mare, altrimenti sto in casa a guardare la tv e giocare alla playstatio­n. Mi sono creato a Fifa e gioco con il Chelsea. Sarebbe bello se succedesse davvero: sogno di sentire la musichetta della Champions League». A Londra c’è un tecnico salentino doc come Antonio Conte. Chissà che non ci faccia un pensierino.

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EVANGELIST­A M’Bala Nzola, 20 anni, attaccante del Francavill­a

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