Paolini correrà in mountain bike con Celestino c.t.: lo allena Bettini
Il comasco ha firmato con la Torpado: obiettivo Mondiale Marathon. E in quella Sanremo 2003...
Tre amici che si ritrovano dopo 14 anni. MilanoSanremo 2003: Luca Paolini trasforma la discesa del Poggio in una pista da motocross, lo seguono un altro specialista come Mirko Celestino e il capitano Paolo Bettini, che trionfa in via Roma. Il ligure è secondo, il comasco terzo alza le braccia come se avesse vinto.
SFIDA Adesso il professionismo è lontano per tutti e tre. In sella ne resta soltanto uno, ed è Paolini. Stavolta la sua sfida si chiama mountain bike. A 40 anni, il comasco ha firmato per la Torpado, storico marchio padovano (nasce nel 1895): brand di Cicli Esperia (ne fanno parte anche le bici Fondriest), ora Torpado ha un team di cross country e uno di Marathon. Paolo Bettini sarà l’allenatore di Paolini: il livornese è diventato testimonial Technogym con il nuovo rivoluzionario sistema Mycycling, allenamento indoor e a distanza, tutto gestito da una App. E Mirko Celestino, che ha vissuto una bella parentesi in azzurro proprio nella Mtb Marathon (argento 2010 e bronzo 2011 ai Mondiali), è stato nominato c.t. del settore fuoristrada. Ritrovarsi, 14 anni dopo. Paolini ora gestisce un bar a Como: «Io la bici ce l’ho dentro. Vole- vo chiudere il ciclo della mia esperienza nel ciclismo in sella. Ero pronto a correre ancora tra i pro’, ma dopo la squalifica volevo proposte di qualità. Mi avevano cercato anche tour operator, alcune offerte erano interessanti. La Torpado mi ha chiamato, mi ha fatto piacere. Era un’occasione alla quale non potevo dire di no. Chiuderò con un numero sulla maglia. L’obiettivo sono i Mondiali Marathon in mountain bike il 26 giugno in Germania. Il percorso non è impossibile per noi stradisti. Io sono cresciuto con la Bmx, e la mtb l’ho sempre usata per allenarmi». E qui si intreccia il discorso con Celestino. Una telefonata al c.t., capire se ci sono vincoli per la convocazione in maglia azzurra, visto il suo stop per 18 mesi per cocaina («violazione non intenzionale») dopo la positività al Tour 2015. «Mirko è un c.t., non ci possono più essere rapporti di amicizia. Mi ha detto che non ci sono preclusioni. Cercherò di farmi trovare pronto». E poi c’è Paolo Bettini, «io e lui siamo come fratelli. Venerdì (domani, ndr) andrò da lui per un test. Non voglio prendere in giro nessuno, né la Torpado che sento come una famiglia, né Mirko o Paolo. Riprendere a correre e avere un obiettivo come il Mondiale vuol dire rimettersi in gioco. Il mio recupero fisico è totale, completo. Certo, se penso alla Sanremo... Quante sfide insieme. Adesso uniamo le forze. E’ ancora più bello».