È già inseguimento a Marquez
L’iridato: «E non siamo al top». Viñales unico a reggere l’urto. Ecco come stanno i migliori
Si dice che i tempi d’inverno contino quanto le amichevoli estive. Poco o niente, soprattutto a Phillip Island dove meteo, vento e temperature d’asfalto cambiano repentinamente. Ma mai generalizzare. Perché i test ci stanno offrendo una fotografia nitida della MotoGP che scatterà il 26 marzo in Qatar.
1° MARQUEZ HONDA - 1’29”497 Chi sperava che la Honda si fosse messa di nuovo nei guai come gli inverni precedenti si sbaglia. Perché a cinque giornate di prove ( due in Australia, tre in Qatar 10-12 marzo) la RC213V ha già il motore definitivo e sta facendo passi da gigante con l’elettronica. «Il propulsore è più dolce ai bassi règimi e ha più potenza massima, detta così sembra perfetto ma non lo è ancora» gigioneggia Marquez. Il miglior tempo, identico al giro veloce della gara dell’ottobre scorso, impressiona meno del ritmo gara: 12 passaggi in 1’30” basso e due puntate in 1’29”. A 23 anni ha già vinto 5 Mondiali e il 6° è alla portata. Mostruoso.
2° ROSSI YAMAHA - 1’29”683 Valentino non ha il passo gara dei ragazzi terribili Marc & Maverick e per vincere il primo braccio di ferro in famiglia nel finale di giornata ha dovuto montare la gomma soffice. Ma in un modo o nell’altro il vecchio leone, 38 anni oggi, c’è sempre. Esperienza, classe e fame agonistica: sul giro secco Marquez è vicinissimo. In gare che si annunciano battaglie, partire in prima fila sarà decisivo.
3° IANNONE SUZUKI - 1’29”926 Il giro secco (3° tempo) è una specialità della casa ma non basterà. Nella prima giornata la Suzuki ha navigato lontano dalle posizioni di rango e si è rifatta sotto solo con la morbida. Serve un passo avanti tecnico, cioè più motore e altri piccoli dettagli, per impensierire davvero Honda, Yamaha e Ducati. L’abruzzese però c’è.
4° VINALES YAMAHA - 1’29”989 È stato l’unico a reggere l’urto di Marquez: 8 giri in 1’30” basso, due 1’29”. E non ha usato la gomma soffice. Il neoacquisto non ha paura di Rossi, a metà sessione ha pure rallentato vistosamente per non dare la scia all’ex mentore, adesso scomodo compagno di box. Prime schermaglie di un confronto interno che farà scintille. La Yamaha lo sta assecondando alla perfezione: il telaio 2017 sembra meglio del vecchio, la YZR-M1 è più potente e maneggevole. Da Mondiale al primo colpo? Marquez permettendo... 5° CRUTCHLOW HONDA LCR - 1’30”065 In Australia il coriaceo britannico va fortissimo, ma con la Honda satellite (team LCR) non sarà scontato ripetere le due vittorie del 2016. Con un livello così alto e maggiore stabilità tecnica ( elettronica e gomme più collaudate), sarà difficile rivedere nove vincitori. Più facile che siano i soliti 3-4 a spartirsi la torta.
6° PETRUCCI DUCATI PRAMAC - 1’30”262 Ha salvato il bilancio con la soffice, ma le prove australiane non sono cominciate benissimo. Disporre della Ducati
1. Maverick Viñales, 22 anni, debuttante in Yamaha: ieri 4° tempo con la gomma dura e già le prime schermaglie con il neo compagno Valentino Rossi; 2. Valentino Rossi, compie 38 anni oggi, ieri ha firmato il secondo tempo, ma con la gomma morbida; 3. Jorge Lorenzo, 29 anni, per lui ieri solo 11° tempo; 4. Andrea Iannone, 26 anni, prima stagione alla Suzuki, ieri ha chiuso col 3° tempo MILAGRO-GETTY IMAGES-IPP GP17 (team Pramac) sembrava la svolta e invece il ternano non sta volando. Forse non è ancora al top della condizione fisica. Per arrivare dove vuole lui, cioè vicino al podio, bisognerà sgomitare parecchio.
8° DOVIZIOSO DUCATI - 1’30”410 Andrea prosegue il lavoro di apprendistato alla GP17, senza andare ancora alla ricerca del tempo. L’espressione soddisfatta, però, conferma che questa Ducati si farà valere.
10° FOLGER YAMAHA TECH 3 - 1’30”578 Superato nel finale dai 3-4 spe- cialisti della gomma soffice, il tedesco in arrivo dalla Moto2 si sta imponendo come miglior debuttante. Con la Yamaha della satellite Tech 3 va forte e non sbaglia, destando sorpresa.
11° LORENZO DUCATI - 1’30”631 La posizione non inganni, il maiorchino sta prendendo le misure alla Ducati e al momento giusto il matrimonio del secolo (24 milioni in due anni!) darà frutti. Alla Ducati mancano le ali, vietate per regolamento, ma il motore è super. Su piste come Phillip Island, o in Qatar, il 5 volte Mondiale avrà il jolly nel mazzo.
14° A. ESPARGARO APRILIA - 1’30”802 L’Aprilia RS-GP è andata assai forte in Malesia, pagando appena 7 decimi alla Yamaha di Viñales. Con un motore più potente e affinamenti vari, Noale sta lentamente risalendo la corrente, ben assecondata dallo spagnolo ex Suzuki, pilota determinato e preciso. Per conquistarsi un posto fisso nei primi dieci serve un altro passo. Il precampionato non è ancora finito.
17° P. ESPARGARO KTM - 1’31”200 Debuttare in MotoGP non è facile, ma la KTM è arrivata a suon di proclami per adesso caduti clamorosamente nel vuoto. In Malesia la 4 cilindri austriaca non si è vista e in Australia Espargaro si è preso 1”7 secondi, un’enormità. Per non parlare del britannico Bradley Smith che continua a girare in tempi da Supersport. Come ne usciranno?