Brindisi, il black power per fermare l’Olimpia
Con uno sponsor ad hoc, in attesa di chiarire il futuro con quello storico «voglio tranquillizzare i tifosi — ha detto il presidente Marino —, con Enel stiamo lavorando per il rinnovo», Brindisi proverà a regalare ai propri tifosi la grande sorpresa del torneo. Sono loro a dover rompere il ghiaccio con Milano, la strafavorita.
PERCENTUALI Tutti gli indicatori, tecnici e non, dicono Milano dunque e lo stesso Meo Sacchetti, che con la Coppa Italia ha un feeling particolare, non si concede più del 10 per cento di possibilità. «Le precedenti edizioni delle Final Eight a cui abbiamo partecipato negli scorsi anni ci evocano grandi ricordi che rimarranno indelebili nelle menti dei tifosi biancoazzurri. Abbiamo conquistato tutti insieme grandi vittorie, centrato due semifinali e sfiorato la finalissima» ricorda invece il numero uno del club. Nella sfida di campionato, al Forum due mesi fa, i pugliesi squadernarono trenta minuti di qualità non banale, sull’asse Moore-Scott-Carter, trittico di quel drappello di stranieri che Jasmin Repesa non intende sottovalutare. A cominciare da M’Baye, tra i più prolifici del campionato e già al centro di alcune trame di mercato, per finire col talento sempreverde del vecchio Goss. Contro Brescia, invece, Milano si è goduta il miglior Cinciarini della stagione, quello che ora vorrebbe alzare la coppa da capitano: «Siamo i detentori del trofeo e vogliamo confermarci: l’obiettivo è scontato, ma non è scontato vincere. In Eurolega di recente abbiamo fatto meglio sul piano del gioco, siamo in salute come squadra e dunque la Coppa arriva al momento giusto. Ma è una competizione particolare, in cui non puoi sbagliare».