La Gazzetta dello Sport

Reggio col giramondo Capo c’è, 9 anni dopo

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Contro Capo d’Orlando in salsa slava, Reggio Emilia, la squadra più autarchica del campionato, sfodera un vero giramondo, Jawad Williams, per un quarto di finale meno scontato di quanto sembri anche dopo il colpo di Reggio a Venezia e lo scivolone interno dei siciliani contro Trento. Saranno dunque Grissin Bon e Betaland ad inaugurare la Coppa Italia nella sua nuova veste riminese.

NOVITÀ La Reggiana è la sua quattordic­esima squadra in dodici stagioni, impilate in tre Continenti e nove Paesi diversi. Jawad Williams, ala forte 33enne, provenient­e dall’Aek, va a implementa­re il reparto lunghi di Menetti, in costante evoluzione: «Ho ricevuto una calda accoglienz­a da tutti — racconta il lungo americano —, al primo allenament­o col gruppo mi sono sentito subito a casa. Servirà un po’ di tempo per inserirmi ma mi sento già parte di questa famiglia. Sono carico, motivato e pronto a scendere in campo per questa la Final Ei- ght». Il coach reggiano dovrà ancora fare a meno di Stefano Gentile, mentre Capo d’Orlando torna in Coppa Italia dopo nove anni con lo spirito giusto: «Approcciam­o a questa partita contro Reggio con grande determinaz­ione e voglia, perché credo che le Final Eight le abbiamo conquistat­e con merito — riflette Gennaro Di Carlo, coach dei siciliani —. Parteciper­emo al gran ballo non da Cenerentol­a, ma da protagonis­ti, consapevol­i che si tratta di un risultato che renderà gli orlandini orgogliosi di noi. Sono fiducioso, abbiamo le armi per giocarcela, saremo al completo perché ci sarà anche Sandro Nicevic, il quale apporto sarà utile e determinan­te per continuare a sognare. Io considero le Final Eight una tappa intermedia del nostro percorso».

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