La Gazzetta dello Sport

IO, BOLT E PHELPS LA STELLA CHE NON TI ASPETTI

L’altra sera Beatrice Vio, 20 anni a marzo, è stata premiata a Monaco con il Laureus, gli Oscar dello Sport, è la terza italiana a riceverlo: nel 2005 era toccato ad Alex Zanardi e nel 2011 a Valentino Rossi. Dopo questa grande esperienza ha accettato di

- di BEBE VIO

Sono appena tornata da Montecarlo, dove ho partecipat­o insieme a papà e a mio fratello Nico alla cerimonia dei Laureus World Sports Awards, gli Oscar dello sport mondiale. Vorrei cercare di buttare giù i ricordi e le emozioni di questa giornata fantastica, ma non è facile, è stato tutto così assurdo... Già mi sembrava incredibil­e che mi avessero invitata tra i nominati come miglior atleta paralimpic­o. Ma che addirittur­a avrei potuto vincere non era minimament­e pensabile. Fin da quando siamo arrivati in hotel non vedevo l’ora di incontrare qualcuno dei super personaggi che c’erano, per farmi un bel selfie, ma non ne ho trovati e temevo che sarei tor- nata a casa a mani vuote. Poi, la sera, la grande festa. Ci hanno portati in un posto fantastico, in una bellissima sala con delle gran tavolate apparecchi­ate e lì ho cominciato a scattare foto... Quando poi è iniziata la serata sono arrivati i premiati: Simone Biles, miglior atleta donna; Michael Phelps, miglior ritorno dell’anno; Nico Rosberg, rivelazion­e; Usain Bolt, miglior atleta uomo... non so se mi spiego. Quando sono arrivati ad annunciare il premio dove ero in nomination mi guardavo intorno per capire chi sarebbe stato il fortunato/a e quando Seedorf ha detto Beatrice Vio sono rimasta di sasso. Io? Ma state scherzando?!

ALZATI Oh cacchio, Bebe alzati, mi sono detta, vai sul palco e sorridi, e soprattutt­o non incespica- re sul vestito facendo le scale, sennò sai che figurone in mondovisio­ne! Sul palco c’era Ale Del Piero che mi aspettava per premiarmi, mi ha detto delle parole molto carine e mi ha dato in mano il premio. Ammazza quanto pesava, mi si stava staccando il braccio, ho preferito ridargliel­o per fare il discorso. Già, il discorso, il problema è che non lo me lo ero preparato. Tutti se lo erano preparato, tranne la sottoscrit­ta. Papà a tavola me lo aveva anche detto di pensare a qualcosa al volo, ma mi sembrava impossibil­e potessi vincere e la ritenevo una perdita di tempo, io dovevo fare i selfie! Ero emozionati­ssima, ho detto le prime cose che mi sono venute in mente, ma non era facile. Avevo dei personaggi­oni a pochi metri da me che mi guardavano fissa: Bolt, Phelps, il Principe di Monaco, Hugh Grant, che presentava la serata! Almeno sono riuscita a ringraziar­e la mia squadra di scherma e la mia famiglia, che senza di loro non arriverei da nessuna parte.

RANIERI Quando sono tornata al tavolo c’era Claudio Ranieri emozionato in lacrime (lui e la moglie sono veramente carini) e li è partita una mega standing ovation che non si sarebbe aspettato nessuno. Tutti in piedi ad applaudirm­i, e non si fermavano più... che vergogna! Mi sembrava di essere Cenerentol­a al ballo, con il mio bel vestitino rosso e le mie scarpette da principess­a. Scarpette per modo di dire, prima, durante il red carpet, mi ero messe le «mie» scarpe da ginnastica, le lame da corsa, belle tecnologic­he e aggressive. Poi durante la cena, per essere più comoda, le nuovissime VaporMax che gli amici della Nike mi hanno fatto indossare in esclusiva, ancora prima che escano sul mercato. Insomma, è stata una serata pazzesca dove ho anche conosciuto un sacco di persone carine, da Seedorf (mi è piaciuto moltissimo) a Fabio Capello, che sembra serio e invece è veramente cordiale e gentile, dal simpaticis­simo Gullit a Rosberg, che ha detto delle belle parole su di me mentre era sul palco e lo premiavano, da Phelps a Giacomo Agostini, che io neanche sapevo chi fosse, ma è stato troppo gentile. E poi i Principi, i vari Vip, i personaggi dello sport da tutto il mondo... mi sa che questa serata me la ricorderò a lungo. Vabbé, ora si riparte, domani si va a Eger, in Ungheria, per disputare la prima Coppa del Mondo della stagione, e cerchiamo di meritarci tutti questi compliment­i...Un megabbracc­io.

MI SEMBRAVA DI ESSERE CENERENTOL­A AL BALLO, CON IL MIO BEL VESTITINO ROSSO E LE SCARPETTE DA PRINCIPESS­A

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1. Tutti i premiati in una sorta di selfie collettivo con la sala dello Sporting come sfondo. 2. Bebe e la statuetta. 3. Il selfie di Bolt
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