Zeman riaccende Pescara Sebastiani: «Convinto in 2’»
1Il boemo ha firmato fino al giugno 2018. Il presidente Sebastiani: «E’ bastato guardarsi negli occhi per trovare subito l’accordo»
Questa volta ha mantenuto la promessa: Zdenek Zeman aveva detto al Pescara di aspettare fino a ieri mattina la sua risposta. All’ora di pranzo ha accettato la proposta del Pescara e, ufficialmente da ieri sera, è il nuovo allenatore dei biancazzurri. La serie A ritrova uno dei suoi protagonisti, l’integralista del 4-3-3, l’amante del gioco d’attacco a tutti i costi. Uno che a Pescara fa effetti collaterali: sono bastate poche ore dal suo ritorno in città per mandare in tilt il traffico attorno al centro sportivo Poggio degli ulivi.
PIU’ DI UNA STAGIONE Il boemo ha firmato un contratto fino al giugno 2018: guadagnerà 100mila euro per le ultime 14 gare del campionato attuale, 500mila per la prossima stagione (più bonus a obiettivi). Con lui, tornano all’Adriatico lo storico vice Vincenzo Cangelosi e il preparatore atletico Roberto Ferola. Un trio che torna sui campi di calcio dopo l’ultima esperienza in Svizzera, nel Lugano, con salvezza e finale di coppa. Domenica, il 69enne Zeman andrà in panchina contro il Genoa. Sono passati quasi due anni dalla sua ultima partita in serie A: Cagliari-Napoli 0-3 del 19 aprile 2015. Il giorno dopo diede le dimissioni. Un addio al grande calcio? Risposta sbagliata, ZZ è tornato. Il clamoroso ritorno del boemo è stato un susseguirsi di colpi di scena. Nel pomeriggio di mercoledì si era diffusa la notizia di un ennesimo rifiuto del tecnico di Praga a Sebastiani. In serata, però, dopo ulteriori colloqui con il direttore Pavone, Zeman aveva riaperto alla possibilità di un Pescara-bis.
PROVE TECNICHE Appuntamento fissato a ieri mattina per l’ultima parola. Attorno alle 11, arriva la telefonata da Roma: « Accetto, ci vediamo a pranzo». Dopo le 13, Zeman e Cangelosi sono già a tavola assieme a Sebastiani nella location del cuore, il ristorante Tatillo, ai Colli. D’altronde, è a pranzo che lo Zeman-2 ha preso forma, il giorno prima, nella capitale. E sempre a tavola nacque la prima Zemanlandia del 2011. Qualche assaggio di pesce fresco e poi via al Poggio degli ulivi per riprendere confidenza con gli attrezzi del mestiere. «Vado al campo, se domani mi vedete di nuovo lì, significa che forse posso essere utile a questa squadra», si lascia scappare l’allenatore mentre sfila via nell’auto del presidente. L’allenamento, in realtà, lo conducono Zauri, Riuscitti e Iervese: una semplice partitina – con tre formazioni diverse – per fare subito le prove tecniche di 4-3-3. Il boemo si siede a bordo campo, sul muretto del lato spogliatoi, sotto a centina- ia di tifosi che lo cercano con lo sguardo e con i cellulari per la prima foto del ritorno a Pescara. A fine partitella, il tecnico lascia il campo con il presidente per andare a mettere nero su bianco il nuovo contratto nella sede di viale Bovio. Prima, però, lascia un avviso: oggi doppia seduta, alle 9 pronti sul campo per cominciare a sudare.
CARICA «E’ bastato guardarci negli occhi. Due minuti e ci siamo messi d’accordo, già nell’incontro di Roma», ha rivelato in serata il presidente Sebastiani, dopo aver incassato la fatidica firma del boemo. «In sede abbiamo espletato quella che può essere definita una formalità. L’ho visto super carico e determinato. Zeman ci mette la faccia in un campionato già compromesso. E’ un uomo vero. Con Oddo mi sono lasciato in ottimi rapporti. Mi dispiace sia finita così, ma questo non scalfisce minimamente il giudizio nei suoi riguardi. Va solo ringraziato per quello che ha fatto». Oggi, all’ora di pranzo, Zeman si ripresenterà a stampa e tifosi.