«NON TOCCATE SARRI MERITA UN GRAZIE ORA JUVE FAVORITA ASSIEME AL REAL»
C’è aria di rivoluzione in Europa. Gerarchie stravolte, nuove forze che spingono, vecchi regimi che crollano. «E’ morto un re, il Barcellona. C’è un altro sovrano che continua a imporre le sue regole, il Real Madrid, ma c’è pure uno spazio nel quale infilarsi per arrivare al trono. E per questa scalata vedo benissimo la Juventus: sta crescendo e, al momento, con il Real è la più seria candidata al trionfo». Arrigo Sacchi pesa squadre, allenatori, moduli; vede lontano, intuisce possibili e pericolose trappole; s’immerge nel meraviglioso mondo della Champions e lo modella a seconda dei giudizi.
Se l’aspettava il crollo del Barcellona contro il Psg?
«E’ da tempo che il Barcellona non è più il Barcellona. Anche nella Liga vince con i deboli, ma fatica con i forti. Non si vede più quella squadra aggressiva, ordinata e affamata che abbiamo ammirato. I catalani hanno dominato per dieci anni, imponendo un gioco che a tratti era davvero stupendo: hanno dato lezioni di calcio a tutto il mondo. Adesso si sono fermati, e anche Messi non riesce più a saltare l’avversario perché è la macchina che non funziona. Lo dico sempre: in ordine di importanza, per arrivare al successo, servono la società, il gioco e i giocatori. Senza gioco, i giocatori non vanno da nessuna parte. Per ribaltare il risulta- to, adesso, servirebbe un vero e proprio miracolo».
Il Psg ha fatto il definitivo salto di qualità?
«Intanto ha comprato un giocatore straordinario come Draxler a gennaio. Poi ha Verratti che è un fenomeno, e gli ha messo a fianco la forza di Rabiot e la corsa di Matuidi, che non si ferma neanche quando l’arbitro fischia la fine... Inoltre aver dato quattro gol ai maestri del Barcellona aumenta l’autostima di tutti e può essere la benzina per la volata finale. Sono entrati in forma nel momento giusto e questo è un aspetto da non trascurare. Con l’entusiasmo possono fare grandi cose».
Veniamo al Napoli: deluso dalla prestazione dei ragazzi di Sarri?
«Al Napoli e a Sarri che è il suo condottiero tutta l’Italia deve soltanto dire grazie. Stanno facendo qualcosa di straordinario, questi ragazzi: il modo in cui giocano è apprezzato anche dai loro avversari e questo è un segnale importante. Tutti dicono: la squadra che gioca meglio è il Napoli... Piace, diverte: dobbiamo essere orgogliosi che una simile squadra sia ita- liana».
Sarri, però, è stato criticato dal presidente De Laurentiis. Che ne pensa?
«De Laurentiis è un dirigente che ha fatto moltissimo per il Napoli, lo ha preso dalla Serie C e lo ha portato al Bernabeu: non è poco. Ha investito tanto, la società è diventata grande
«AL BERNABEU IL NAPOLI SI È FATTO INTIMIDIRE MA NON E’ SEMPLICE CANTARE ALLA SCALA... DE LAURENTIIS DEVE ESSERE PIÙ PRUDENTE»