La Gazzetta dello Sport

Bayern, critiche a Carlo? Uli e Kalle a gamba tesa

Dopo il 5-1 all’Arsenal Hoeness e Rummenigge lodano Ancelotti zittendo le voci di un ambiente che mal digerisce gioco e metodi

- Pierfrance­sco Archetti INVIATO A MONACO (GERMANIA)

È FANTASTICO: HA VINTO AL PSG E AL REAL E I GIOCATORI L’ADORANO ANCORA ULI HOENESS PRES. BAYERN, SU ANCELOTTI NON ESISTONO PROBLEMATI­CHE SULLE COMPETENZE BASTA CRITICHE KARL-HEINZ RUMMENIGGE A.D. BAYERN MONACO

Le vittorie non bastano, servono anche uomini immagine che ricordino il passato e tengano legati al club quei clienti chiamati tifosi. Ieri il Bayern ha riaccolto in famiglia Giovane Elber, Hasan Salihamidz­ic e Bixente Lizarazu, tre che portarono la Champions nel 2001. Sono stati presentati come ambasciato­ri di un marchio che deve espandersi ancor più, ma le strategie di visibilità sono state sorpassate dal 5-1 all’Arsenal della notte precedente e da qualche spiffero avverso. Uli Hoeness ha parlato di «una serata entusiasma­nte, tutta da gustare» e ha dato merito all’allenatore: «Carlo è fantastico, ha dimostrato ancora una volta di sapere formare una squadra da tanti singoli». Al suo fianco, Karl-Heinz Rummenigge: «È stato un messaggio di forza impression­ante, abbiamo fatto vedere di nuovo che il Bayern sa colpire al momento giusto».

DUBBI E REPLICHE

Ora, è abbastanza normale che una dirigenza si dichiari «totalmente happy» (l’internazio­nale Hoeness) dopo aver sbranato un avversario di alta nobiltà, nel primo turno dell’eliminazio­ne diretta. Ma il coro a due voci dei boss, insieme sul palco, intende anche soffocare certe chiacchier­e che si ripetono da qualche tempo nell’ambiente. Cioè, alcuni giocatori non soddisfatt­i dei metodi di lavoro (ritenuti blandi) e del modo di giocare (scontato) di Ancelotti. La ditta Uli&Kalle, unita da oltre qua- rant’anni, ascolta, riflette e poi parla anche con l’allenatore. Il quale risponde sul campo con « la migliore prestazion­e da quando sono arrivato», come ha detto mercoledì sera dopo il 5-1. Lo stesso risultato con cui Pep Guardiola, che ha lasciato nello spogliatoi­o molti cuori infranti, sistemò l’Arsenal nell’ultimo scontro prima di questo.

PER PIÙ DESTINATAR­I

La ditta Uli&Kalle prende anche le questioni di petto, quando possono danneggiar­e la loro azienda. Presidente e a.d. fanno la voce grossa con la stampa e con gli ex giocatori che commentano in tv, però vogliono farsi sentire in ogni angolo del mondo Bayern, all’esterno ma anche all’interno. Ancora Rummenigge: «Non esiste alcuna problemati­ca nelle competenze. Ogni allenatore ha la sua filosofia, così era anche con Pep Guardiola o Jupp Heynckes. Posso soltanto consigliar­e a qualcuno di guardare alla classifica e di mettere da parte le critiche. È un atteggiame­nto assurdo e tipicament­e tedesco. Saremo pazzi se perdessimo la serenità per alcune chiacchier­e, se mettessimo tutto in discussion­e soltanto perché abbiamo vinto con un solo gol di scarto a Friburgo o Brema » . E l’ultimo messaggio, che sembra diretto più a chi va in campo che a chi giudica dalla tribuna, è di Hoeness: «Carlo ha una visione fantastica. È riuscito a vincere anche in ambienti tipo Real Madrid e Psg dove molti di quei giocatori ancora lo adorano». Chi doveva capire ha capito, ma adesso l’Europa lascia spazio alla Bundesliga: domani c’è la trasferta in casa dell’Hertha, se il Bayern non stravince la giostra riparte. Questa è Monaco, piena di ambizione, trofei e spifferi.

 ?? AFP ?? Carlo Ancelotti, 57 anni, assieme all’amministra­tore delegato del Bayern Karl-Heinz Rummenigge, 61
AFP Carlo Ancelotti, 57 anni, assieme all’amministra­tore delegato del Bayern Karl-Heinz Rummenigge, 61
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