Un italiano ai test Ci sarà Giovinazzi sulla Sauber
1Wehrlein ancora k.o. per il botto alla Race of Champion: lo sostituisce il pilota pugliese
Doveva essere un anno di panchina. Invece il 2017 di Antonio Giovinazzi è destinato ad aprirsi con una grande sorpresa. Dopo aver provato la Ferrari SF15-T a Fiorano, il pugliese avrà infatti la possibilità di guidare anche la nuova Sauber C36, nei primi test in vista del Mondiale che si disputeranno dal 27 febbraio al 2 marzo al Montmelò, in Spagna. L’occasione è stata propiziata dall’assenza del titolare Pascal Wehrlein, ancora convalescente dopo l’incidente causato da un contatto con l’auto di Felipe Massa durante la «Race of Champions» di fine gennaio a Miami. Le prime dichiarazioni di Wehrlein erano state rassicuranti e così anche quelle del team. Ma, in seguito, il tedesco ex Manor è stato sottoposto ad esami più approfonditi (alcuni media hanno parlato di un risentimento al collo) e il fatto che debba saltare l’impegno non è certo un bel segnale. D’altra parte, con le maggiori sollecitazioni in curva previste sulle nuove vetture dotate di gomme larghe e aerodinamica più spinta, affrettare i tempi sarebbe stato sconsigliabile.
OCCASIONE Per Giovinazzi, laddove non hanno potuto le circostanze (economiche) e la volontà (politica) della Ferrari di imporre un proprio pilota alla Sauber in quanto fornitrice di motori, ha potuto dunque il destino. E il vice campione della GP2, battuto proprio da Wehrlein (con l’intervento decisivo di Toto Wolff e della Mercedes) nella corsa al sedile di titolare sulla Sauber, avrà così la possibilità di mettersi in luce, farsi apprezzare come collaudatore nei due giorni (su quattro) in cui sarà al volante, e soprattutto macinare centinaia di chilometri di cui è finora a digiuno su una F.1. Passaggio importante per la sua formazione agonistica. Senza contare che l’esperienza potrebbe allungarsi, nel caso Wehrlein sia costretto a rinunciare anche ai secondi test (dal 7 al 10 marzo), sempre al Montmelò.
SVILUPPO Farà piacere rivedere un italiano nella mischia. A Maranello stavano già lavorando per assicurarsi che Giovinazzi potesse provare la Sauber nel venerdì di alcuni gran premi della stagione, come successe a Raffaele Marciello nel 2015. L’indisponibilità di Wehrlein ha accelerato le cose. Il ruolo di Giovinazzi, che a dicembre ha compiuto 23 anni, resta però legato alla Ferrari, in quanto terzo pilota ufficiale del Cavallino. Perciò, chiusa questa parentesi, il ragazzo di Martina Franca tornerà a dedicarsi al simulatore di Maranello, per valutare le correlazioni con i dati ricavati in pista e portare avanti gli sviluppi della macchina che sarà presentata il 24 febbraio (si vocifera di una versione evoluta e profondamente rivista a partire dalle gare europee). Per Giovinazzi ci saranno altre uscite sulla Ferrari, probabilmente nei test «in season» e in quelli voluti dalla Pirelli per lo sviluppo delle gomme. Quindi non si può dire che sarà una stagione vuota, quella che lo aspetta. In attesa di capire che cosa accadrà nel 2018. Con Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen entrambi in scadenza di contratto, tutto può succedere. E, accanto a un top driver, sarebbe bello se davvero la Ferrari di Marchionne avesse il coraggio di scommettere su un giovane, per di più italiano.
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