Hackett scompare, poi accusa il fratello: «Mi picchia»
1La famiglia lo aveva fatto arrestare: rilasciato, ha fatto perdere le tracce Ritrovato dopo l’appello tv del papà
Prima l’arresto, poi la scomparsa e il ritrovamento. Grant Hackett continua a far parlare di sè. L’ex nuotatore 36enne, che dopo il divorzio è finito in preda all’alcool e alla depressione, era stato fatto arrestare mercoledì dal padre nella sua casa di Mermaid Waters, sulla Gold Coast australiana, costretto al gesto dopo aver visto il figlio in preda al delirio, con comportamenti distruttivi. Dopo essere stato rilasciato, Grant ha però fatto perdere le sue tracce per oltre 24 ore, prima di riapparire «vivo, sobrio e molto, molto imbarazzato per l’accaduto» come ha spiegato ai media papà Neville, senza però specificare dove sia stato trovato. La famiglia aveva avvisato le autorità della scomparsa, col padre che aveva lanciato un appello alla tv, dicendogli «Grant, dovunque tu sia, ti vogliamo bene e vogliamo aiutarti». Hackett aveva comunque inviato un sms alla madre dicendo di star bene.
PRESSIONE Craig, fratello dell’ex primatista mondiale dei 1500 sl, ha ammesso che i parenti «sono ormai crollati sotto la pressione delle sue azioni incontrollabili». Grant, che non ha parlato con la stampa al momento del ritrovamento, aveva però accusato lo stesso fratello su Instagram, replicando così alle sue frasi: «I commenti di Craig ai media... Ma qualcuno sa che mi riempie di botte?», postando inoltre una sua foto con un occhio tumefatto, che non era in quelle condizioni al momento dell’arresto e del rilascio. «Lo sanno tutti che fatica a controllare le sue emozioni – ha aggiunto invece Craig, senza entrare nei dettagli delle accuse di Grant –. E’ arrivato alla fine della strada, è pericoloso per se stesso, per mamma e papà. Nessuno sa cosa può fare. E’ davvero triste per uno che aveva il mondo ai suoi piedi, che era un modello per tanti giovani».
PRESIDENTE John Coates, presidente del comitato olimpico aussie, si è detto preoccupato per quanto sta accadendo ad Hackett: «Questo non è il Grant che conosciamo e rispettiamo, un olimpionico, uno dei più grandi nuotatori di sempre. I suoi contributi allo sport in generale non vanno dimenticati». Hackett era tornato alle gare lo scorso anno per tentare la qualificazione ai Giochi di Rio, senza riuscirci. Ad aprile era stato fermato dalla polizia a Melbourne per aver aggredito il passeggero di un aereo che lo aveva infastidito reclinando il seggiolino. L’olimpionico era stato costretto a scusarsi pubblicamente. Nel 2014 aveva avuto anche problemi di droga ed era entrato in un centro di riabilitazione negli Usa per disintossicarsi.