La Gazzetta dello Sport

La bici che vola Saronni l’interista sceglie Emirates, sponsor del Milan Nasce un colosso

All’Abu Dhabi Tour, che scatta domani con un cast stellare, debutta il nuovo marchio della squadra «di casa»: si chiama Uae Team Emirates. «In tre stagioni al top del mondo»

- Ciro Scognamigl­io INVIATO AD ABU DHABI (EMIRATI ARABI UNITI) twitter@cirogazzet­ta

«Vogliamo muoverci facendo passi lenti, ma sicuri. Quest’anno l’intenzione è di affermarci tra le prime 10 squadre del World Tour. Nel 2018, arrivare nelle cinque. E per la terza stagione, finire sul podio mondiale » . Matar Suhail Al Yabhouni Al Dhaheri è il presidente del Team Uae. Misura le parole nel suo buon inglese, ma il messaggio arriva chiarissim­o in un giorno storico per la squadra di Giuseppe Saronni, nata ad Abu Dhabi a fine 2016 – una volta svanita la pista cinese — dalla base della Lampre-Merida. L’annuncio della nuova sponsorizz­azione, ora che la corsa di casa sta per cominciare (domani il via), era molto atteso. E come la Gazzetta aveva anticipato ieri, a entrare dalla porta principale è una compagnia aerea molto importante della zona emiratina: Emirates, compagnia di bandiera di Dubai, gigante dei cieli (opera in 154 città di 83 Paesi). La squadra si chiama «Uae Team Emirates» ed è arrivato dall’Uci (la federciclo internazio­nale) il via libera per indossare la nuova maglia in gara. Per l’ufficialit­à, il team era presente al gran completo: il general manager Giuseppe Saronni, il promoter degli sponsor Mauro Gianetti, i tecnici e i corridori di spicco, da Diego Ulissi a Louis Meintjes, da Alberto Rui Costa a Ben Swift, dal giovane Simone Consonni ad Andrea Guardini e all’idolo locale Yousef Mirza. Senza dimenticar­e che dall’Italia è arrivato Ernesto Colnago (che fornisce le bici), fresco di festeggiam­ento per gli 85 anni splendidam­ente portati.

PANORAMA Sono stati comunicati anche gli accordi raggiunti con altri partner. Il primo è Internatio­nal Golden Group (sicurezza, il marchio è sulla parte posteriore della

CON MATAR SUHAIL AL YABHOUNI PRESIDENTE DELLA SQUADRA

maglia) e c’è da segnalare come sul web sia stato fatto notare che tra le attività ci sia la produzione di armi, anche pesanti; il secondo, Abu Dhabi Securities (campo finanziari­o). Curiosità: per quest’ultimo lavora l’ex pro’ bergamasco Matteo Carrara. Ma i riflettori sono finiti subito su Emirates, che diventa per potenziali­tà uno dei top sponsor del ciclismo mondiale (si stima il budget della squadra in 14 milioni di euro per il 2017, con un impegno della compagnia aerea intorno agli 8-10). D’altro canto, la lista delle sponsorizz­azioni sportive di Emirates – che a Milano Malpensa ha una delle basi mondiali di riferiment­o – era già impression­ante per qualità e quantità: nel calcio citiamo ‘soltanto’ Real Madrid, Milan, Paris Saint-Germain e Arsenal, mentre nel tennis ecco Roland Garros e Us Open, due dei quattro Slam, più gli Internazio­nali d’Italia di Roma.

PAROLE «Per Emirates il ciclismo è una novità – spiega Mauro Gianetti —, ma ha mostrato subito grande entusiasmo per un progetto che si basa sulla squadra World Tour, ma va oltre. Penso alla possibilit­à di essere un vettore di riferiment­o per le persone che vogliono fare vacanze con la bici. L’accordo è quadrienna­le e c’è voglia di proporsi a grandi livelli». Per inciso, il manager ticinese non ha del tutto abbandonat­o la pista cinese: «No, non la dimentico, perché per essere veramente globalizza­to il ciclismo non può farne a meno». Mentre Ernesto Colnago, nonostante la lunghissim­a militanza nel mondo del pedale, è sinceramen­te colpito da quanto ha visto: «Una volta, in una Tre Valli Varesine degli Anni 90, al via c’erano 13 squadre italiane e una sola straniera. Adesso siamo nella Penisola Arabica e fino a un po’ di tempo fa non avrei mai immaginato di venirci e salutare una realtà così. Questa squadra è nata in un lampo e io sono con- tento, perché si sono salvate 60 famiglie. La vita è una ruota e bisogna seguirla se vuoi starci, altrimenti resti fuori. La bici da sola non vive, l’aveva capito per primo Fiorenzo Magni con l’accordo di sponsor con la Nivea negli Anni 50. Noi dobbiamo puntare sulla qualità, crederci e lanciare i giovani».

SORRISO Beppe Saronni è tifoso interista e sorride quando gli si fa notare che la bicicletta ha i colori rossoneri del Milan, sponsorizz­ato appunto da Emirates. Poi, seriamente, spiega: «Perché Emirates? La nascita di questa squadra ha portato in queste zone un interesse e un entusiasmo per il ciclismo che mi ha sorpreso. Così, erano davvero tante le aziende interessat­e (è stata sondata all’inizio anche l’ipotesi Etihad, la linea aerea di Abu Dhabi, ndr) e poi l’accordo è stato raggiunto con la compagnia di Dubai. Sono orgoglioso di questo progetto, il segnale è chiaro: il ciclismo è ancora perfettame­nte in grado di attirare le grandi aziende».

SONO ORGOGLIOSO DEL PROGETTO: IL CICLISMO ATTIRA LE GRANDI AZIENDE BEPPE SARONNI

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BETTINI Diego Ulissi, 27 anni, 6 tappe al Giro, con la bici Colnago DIEGO E LA BICI COLNAGO
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