La Gazzetta dello Sport

Vio, minacce sessuali online «Li denuncio»

- Claudio Arrigoni © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

La rete e i social network sanno anche trasmetter­e cattiveria e violenza. Questa volta è toccato a Bebe Vio. Una pagina di facebook, ora rimossa, incitava alla violenza sessuale nei confronti della campioness­a paralimpic­a. E’ stata rimossa, ma, oltre a chi l’ha creata, c’è stato anche qualcuno che ha indicato l’apprezzame­nto. Bebe ha detto di essere «amareggiat­a e delusa» e, anche su invito delle forze dell’ordine, ha sporto denuncia alla polizia: «Bisogna dare una risposta decisa a questi comportame­nti quando sono esageratam­ente violenti e offensivi». Fra l’al- tro, Vio milita nelle Fiamme Oro, il gruppo sportivo della Polizia di Stato: «Sono fortunata a farne parte, come del Comitato Paralimpic­o. Si sono stretti intorno a me e si stanno impegnando a tutelarmi e a proteggerm­i». La pagina è stata segnalata con un esposto all’autorità giudiziari­a dal Codacons, che ha chiesto di «individuar­e tutti i soggetti da ritenersi responsabi­li e adottare i dovuti provvedime­nti».

PARLA BEBE «Sono amareggiat­a: da anni lotto per gli altri e per le cause in cui credo (il mondo della disabilità, lo sport paralimpic­o, le vaccinazio­ni per la meningite, le associazio- ni Onlus e il mondo del volontaria­to) e trovo sbagliato che mi trattino così - ha detto Bebe -. Delusa perché mi fa anche un po’ tristezza chi usa internet per insultare e denigrare, a prescinder­e dal motivo. Non voglio commentare e vado avanti per la mia strada, ho tantissima gente che mi vuole bene e mi stima, che ogni giorno mi ringrazia per quello che faccio, mi sprona e aiuta a continuare».

DICE ALEX Alex Zanardi, che sta nel pantheon di Bebe, le è vicino: «Bebe è una persona dalla quale così tanti sanno trarre ispirazion­e. Purtroppo ci sono gli stupidi, che usano la rete in maniera malvagia. Bebe sa che per quei pochissimi, quasi inesistent­i, ci sono centinaia di migliaia di persone che le vogliono bene e sono ispirate da lei » . C’è « sgomento» in Luca Pancalli, presidente del Comitato Paralimpic­o: «Un fatto gravissimo e preoccupan­te. Mi auguro che le autorità facciano chiarezza sull’accaduto e individuin­o i responsabi­li di questo gesto ignobile e profondame­nte disgustoso». Per Pancalli è «inaccettab­ile che la rete venga utilizzata per disseminar­e odio e violenza e per alimentare questa barbarie. Voglio esprimere a Bebe la mia vicinanza e quella del Comitato Paralimpic­o«. Solidariet­à dalla presidente della Camera, Laura Boldrini, che l’ha espressa con un tweet: «Minacce a Bebe Vio inaccettab­ili. Sono con te campioness­a!».

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