La Gazzetta dello Sport

Vale&Jorge restano sereni «Capiti i guai»

Pesarese: «Già fatto un passo avanti rispetto alle prime libere». Il ducatista: «II 12o tempo non rispecchia il mio potenziale»

- Giovanni Zamagni LOSAIL

Quando erano compagni di squadra, non si sopportava­no, ma andavano fortissimo: oggi che hanno un rivale differente dall’altra parte del box rimpiangon­o, forse, i vecchi tempi. Perché, in sette anni di difficile convivenza, Valentino Rossi non era mai stato battuto così nettamente e costanteme­nte da Jorge Lorenzo, come invece sta facendo Maverick Viñales, mentre Jorge, quando ha firmato per la Ducati, non poteva certo immaginare di non entrare direttamen­te in Q2 in Qatar, su una delle piste a lui più congeniali e dove la Ducati è sempre andata fortissimo, oltretutto battuto quasi sempre (per il momento) da Andrea Dovizioso. Insomma, Rossi non pensava certo di iniziare così indietro rispetto a Viñales, Lorenzo credeva con il suo talento di poter domare più facilmente la Ducati.

COLPA DELLA PISTA Proprio Dovizioso giustifica il 12° posto del compagno di squadra. «Le condizioni della pista erano pessime, c’era poco grip e tanto vento: un mix che complica il lavoro di tutti. Anch’io non sono andato come speravo, il mio passo è inferiore a quello di Viñales e Marquez e io voglio giocarmi la vittoria. Ma sono in Ducati da 5 anni, conosco bene la situazione, so cosa sta succedendo: per Jorge è tutto più difficile», spiega con la solita pacatezza Andrea, convinto di potersi giocare almeno il podio.

OTTIMISTA Da parte sua, Lorenzo sembra più sereno di quanto non dica la classifica. «Diciamo che giovedì il mio quinto posto era troppo ottimistic­o, ma il 12° lo è in negativo, non rispecchia il mio potenziale. Il nuovo assetto mi consente di essere più costante, ma meno esplosivo: per questo con le gomme nuove non ho migliorato così tanto. Sono costretto a passare dalle Q1, ma con il nuovo regolament­o, che dà una gomma in più per le Q2, posso giocarmela alla pari con gli altri», è il ragionamen­to dello spagnolo. Più nel dettaglio, Jorge è convinto che «Viñales è quello messo meglio di tutti, Marquez e Pedrosa hanno un passo veloce e Dovizioso è lì, ma tra il terzo e il decimo siamo tutti vicini». Ne è convinto anche Valentino Rossi, che accede direttamen­te in Q2 per un soffio.

MIGLIORAME­NTO Anche Rossi, come Lorenzo, è più sereno di quanto non dica la classifica. «Rispetto a giovedì abbiamo fatto un buon passo in avanti: nelle FP2 sono andato benino, riuscivo a guidare meglio e a parte il T3, negli altri settori ero sempre nei primi cinque. Poi, nelle FP3, sono cambiate molto le condizioni della pista e le modifiche fatte non erano adatte alla nuova situazione», spiega Rossi, comunque convinto di aver trovato la strada da seguire. «Purtroppo paghiamo un po’ il ritardo accumulato nei test, ma ora la situazione è meno frustrante. Con la gomma anteriore faccio un po’ di fatica, a me piace più dura, ma bisogna adattarsi a questa», dice Valentino, che nell’ultima uscita è stato rallentato da un problema a un sensore dell’ammortizza­tore.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy