Hamilton rockstar le suona già a tutti «E siamo al 99%»
L’inglese: «Però il Cavallino è più forte che mai» Wolff: «Lewis fa un campionato per conto suo»
Quando i motori cominciano a cantare, le chiacchiere — e le previsioni — non si sentono più. Resta solo una musica che, da quando le power unit hanno la voce strozzata degli ibridi, è sempre la stessa.
MUSICA Testo di Mercedes, Toto Wolff e Aldo Costa: canta Lewis Hamilton. Che peraltro, come si sa, le velleità da rockstar le avrebbe anche. Più seriamente, visto che per gli altri non c’è niente da ridere: la giostra ha ricominciato da dove si era fermata, con Hamilton e la Mercedes davanti a tutti. E naturalmente bisogna mantenere la calma, perché si tratta solo delle prove libere del primo di venti GP. Già stamattina, mentre leggete, potrebbero persino essere state smentite. Ma intanto è inevitabile che, venendo dai tre anni da cui veniamo, il futuro prospettato ieri faccia rabbrividire tutti, tifosi della Ferrari e non.
AL TOP Eppure le libere che fanno presagire lo stesso esito di quasi tutti gli ultimi 60 gran premi sembrano aver stupito almeno un po’ persino gli stessi protagonisti. Hamilton ha detto che quello di ieri «è stato davvero un bel giorno. Il miglior modo per cominciare la stagione e una nuova era della Formula 1». Oltre che per «dare una risposta ai piccoli punti interrogativi che erano saltati fuori durante i test». Perché, in definitiva: « La macchina è esattamente al punto dove dovrebbe essere, è quasi perfetta: siamo al 99%. Ho avuto belle sensazioni». Il suo team principal, Toto Wolff, è andato anche oltre: «E’ stato uno dei nostri migliori venerdì. E’ bello ricominciare in questo modo». Con tanto di encomio al suo pilota: «Lewis oggi corre in un campionato per conto suo». Parere suffragato dal giudizio di un collega suo avversario, Chris Horner, principale della Red Bull, che ha detto: «Hamilton ci ha spiegato che resta il grande favorito. Lo era già anche prima di arrivare qui, così lo ha sottolineato per bene».
FERRARI VICINA Pensieri e opinioni molto esaltanti che NEO PILOTA MERCEDES però, secondo il britannico della Mercedes, non cambiano troppo quanto aveva detto 24 ore prima, e cioè che la Ferrari sarebbe stata la favorita. «La Ferrari è più forte che mai — ha ribadito — mi aspetto che sia vicina». E in effetti Sebastian Vettel sì è infilato in mezzo alle due Mercedes. A 5 decimi ( 547 millesimi) da Hamilton che con 1’23”620 è arrivato a 91 millesimi dal primato del circuito (di Vettel medesimo, stabilito nel 2011, quando era in Red Bull). Con Valtteri Bottas dietro di un nulla, terzo a 9 millesimi dal tedesco ferrarista e dunque a 556 dal suo caposquadra. Il gran capo Wolff gli dà tempo, perché, dice: «Valtteri ha scarpe molto grandi da riempire». Deve cioè rimpiazzare Nico Rosberg, campione in carica. Lui, Bottas, se ne rende conto, e infatti ammette: «Per me è tutto nuovo. Devo lavorare su me stesso per recuperare il gap sia sul giro secco che sul passo».
TRANSIZIONE Dal paddock rimbalza il parere piuttosto condiviso che le prestazioni di ieri siano indicative, visto che il tempo lo hanno cercato tutti con le gomme ultrasoft. Ma i distacchi imposti dalla Mercedes potrebbero non rappresentare un dominio schiacciante come sembra. Perché resta il fatto che a Barcellona alcuni, o forse molti degli sviluppi tentati, non avrebbero funzionato. Wolff assicura che i cambiamenti di organico (su tutti la partenza di Paddy Lowe, andato alla Williams, e l’arrivo di James Allison) non hanno creato squilibri, «perché la squadra è grande e organizzata abbastanza da poter non scendere a compromessi coi propri obiettivi » . Ugualmente, da fuori, c’è chi fa notare che nella casa delle stelle argentate la situazione sarebbe in una sorta di transizione tecnica. Con qualche interrogativo in più sui progressi programmati nel corso della stagione. Ma forse è solo una speranza dei tifosi della rossa e di tutto il resto del mondo al di fuori del box Mercedes.