Insam, dall’hockey al salto inseguendo record
Alex non ha ancora 20 anni: è fratello di Evelyn e ha portato il limite italiano a 232.5 metri. Moroder: «Sarà il miglior azzurro di sempre»
Ivoli record dell’Icaro gardenese: Alex Insam. Lo manda la sorella Evelyn, quinta ai Giochi di Sochi; lo allena Luckasz Kruczek, che in Polonia seguiva Kamil Stoch, ancora in lotta per la Coppa del Mondo, che domani non dovrebbe però sfuggire al super austriaco Stefan Kraft, autore a Vikersund il 18 marzo del primato mondiale ( 253.5). Lo scoprì Romed Moroder, il mentore di tutte le saltatrici azzurre e di questo fratello d’arte capace di toccare oltre i 200 metri otto volte e che ha portato ieri a Planica, in Slovenia, il record italiano a 232.5 m (era partito da 217.5, nel femminile 123.6 è il record italiano di Elena Runggaldier del 2016) - per il miglior risultato in carriera, 19° - grazie al quale si è ripreso il limite nazionale da Sebastian Colloredo. Sono i giorni dei record nel salto con gli sci: è impressionante l’evoluzione dagli anni Ottanta, quando il prodigioso finlandese Matti Nykänen toccava i 191 metri. Adesso si punta alla soglia dei 255 m.
CHE ASCESA Insam giocava a hockey ghiaccio, ma non ha resistito al brivido dal trampolino. Dal K20 di Santa Cristina, la culla dei saltatori gardenesi, a partire dai 14 anni Alex cominciò a sfidare il pericolo. Non ha mai esitato: con gli sci da fondo saltava 30 metri, e poi tornava a sciare, o metteva le pelli per fare follie in primavera sulla neve fresca. «Sono sorpresa - fa la sorella -, sta facendo salti impressionanti, lui è coraggioso e questo è un grandissimo vantaggio, è veloce e da sempre mi parlava della soglia dei 200 metri. Ci è riuscito così presto: sono fiera del mio fratellino». Alex non ha ancora venti anni (che compirà a dicembre) è alto 185 cm e pesa 60 kg, e sembra persino in ritardo la sua ascesa tra i migliori del mondo. «Ora che sono tra i primi, vorrei solo rimanerci», fa il poliziotto. Proprio Moroder gli indicò la via: «Vai in Austria, al liceo Stams così salti insieme agli austriaci».
FORZA Adesso vorrebbe saltare ai Mondiali insieme alla sorel- la, con la quale parla in ladino e trascorre tante ore in palestra. Segni particolari: eclettico, fisicamente predisposto per il trampolino. Magro, piatto e spalle larghissime, ha forza esplosiva da vendere. «Abbiamo trovato il miglior saltatore italiano con tutto il rispetto per la storia di Cecon - chiosa Moroder - , non ha fatto vedere ancora di cosa è capace perché deve stabilizzarsi, questi record gli aumenteranno le consapevolezza per potersela giocare con tutti». Cosa manca ad Alex? Si risponde da solo: «Perfezionare lo stacco, ma negli ultimi giorni mi è venuto bene, e poi un po’ di costanza. Ho uno stile un po’ austriaco? Averli frequentati anche a livello giovanile mi ha aiutato». Alex van- ta già una medaglia d’argento mondiale juniores, ma ora sta volando anche con i pensieri: «Cosa invidio a Kraft? Per i materiali è più avanti, ma in quella squadra hanno persino i tecnici per gli attacchi. Io ho il mio stile, e penso di avere dei margini di miglioramento: in volo cerco ancora gli sci più piatti ed invece li metto ancora a taglio. Il resto lo fa la concentrazione». Lontano dal trampolino fa sci alpinismo, va sui pattini, fa le stesse cose dei suoi amici. «Ma quant’è bello saltare, fare tre record così mi ha fatto capire che basta poco». Per fare l’ultimo salto di qualità...
RISULTATI Hs-225 (Planica, Slo): 1. Kraft (Aut) 490.2 p. (243 + 240 m); 2. Wellinger (Ger) 480.4 (235 + 235); 3. Eisenbichler (Ger) 451.8 (243.5 + 236); 4. Kasai (Giap) 453.3; 5. Stoch (Pol) 453.3 (229.5 + 227); 15. Insam 419.5 (225.5 + 225.0); 28. Colloredo 384.7 (212.0 + 211.5). Coppa del Mondo (26/27): 1. Kraft 1565; 2. Stoch 1479; 46. Colloredo 22; 5. Insam 22. Oggi (9.45, Eurosport): a squadre.