Diffusa la foto del killer di Londra E ci sono due arresti «importanti»
Scotland Yard indaga sulla vita del 52enne Khalid Masood: nel 2000 accoltellò un uomo
La follia terrorista di Khalid Masood, mercoledì a Londra, ha fatto un’altra vittima, la quarta. Nella notte tra giovedì e venerdì è morto in ospedale Leslie Rhodes, un pensionato di 75 anni che stava attraversando la strada su Westminster Bridge prima di essere travolto dal suv. Sale anche il numero dei fermati. Scotland Yard, nel mirino dell’opinione pubblica per la fuga troppo “repentina” del suo numero uno dal Parlamento, ieri ha dichiarato di aver effettuato «altri due arresti importanti». Dal giorno dell’attentato sono dunque no- ve le persone fermate tra Birmingham, Manchester e Londra, sospettate di aver avuto un ruolo nell’attacco rivendicato dall’Isis. La polizia continua a cercare elementi che facciano chiarezza sull’entità dell’attentato. In particolare si vuole capire se il 52enne padre di tre fi- gli abbia agito da solo o spronato e supportato da qualcuno.
IDENTIKIT Allo scopo di raccogliere maggiori informazioni su Masood, Scotland Yard ieri ha diffuso una sua fotografia, calvo, carnagione scura e barba. «Vogliamo ascoltare chiun- que lo conoscesse bene, chiunque sappia chi erano le persone a lui vicine e possa agevolarci nel trovare informazioni sui luoghi che aveva visitato di recente», ha spiegato il capo dell’unità antiterrorismo Mark Rowley. Non è facile ricostruire la sua vita, visto che l’uomo ha cambiato nome più volte: nato nel Kent come Adrian Russell Ajao sarebbe diventato poi Adrian Russell Elms e dopo la conversione all’islam Khalid Masood, ma anche Khalid Choudry. In passato avrebbe fatto l’insegnante di inglese e avrebbe da sempre una passione per il body building. Sembra che la sua vita sia cambiata dopo il matrimonio nel 2004 con la musulmana Farzana Malik. Di certo aveva una fedina penale poco limpida: tra l’83 e il 2003 era stato condannato per possesso di armi, lesioni aggravate e disturbo della quiete pubblica. Nel 2000 era finito in carcere per una rissa con risvolti razzisti in cui aveva accoltellato una persona. E proprio in cella potrebbe essersi radicalizzato. Masood era dunque noto a Scotland Yard come piccolo criminale e anche se il suo nome era finito sul tavolo dei servizi segreti inglesi, si era deciso di considerarlo una « figura marginale». Intanto l’Isis festeggia l’attacco e sui suoi network posta un’immagine del Big Ben in fiamme: «Non avrete altro che il fuoco», si legge. E ancora: «Porteremo la guerra nei vostri paesi».