Vettel contro la Freccia Sarà lui l’anti-Hamilton?
Arrivabene: «Questa è l’auto di tutti, non di uno solo. E siamo già concentrati sugli sviluppi»
Domani via al Mondiale di F.1: Mercedes favorita, ma... . CREMONESI, PERNA, SALVINI ALLE
Vuoi vedere che l’era della F.1 targata Liberty Media potrebbe aprirsi con tre squadre in lotta per la vittoria? Sarebbe lo spot perfetto per Ross Brawn e per i nuovi padroni americani. Pensate se domani, al via del GP d’Australia che apre il Mondiale, ci fossero Mercedes, Ferrari e Red Bull tutte racchiuse in un fazzoletto. Ci scorderemmo anche di una gara con un solo pit stop e dei sorpassi che potrebbero rivelarsi difficili. Le speranze sono riposte negli inseguitori. Perché la Mercedes ieri ha subito scacciato un po’ dei dubbi nati durante i test e ribadito di essere ancora la macchina da battere, con Lewis Hamilton a un solo decimo dalla pole record ottenuta da Sebastian Vettel nel 2011.
FILOSOFIA La Ferrari è più vicina di quel che sembra e questo potrebbe creare l’occasione per fare uno sgambetto in gara al gigante tedesco. Ieri Maurizio Arrivabene ha rotto il silenzio strategico che ha caratterizzato tutto l’inverno della rossa. Non una scelta, ma un obbligo, trattandosi della conferenza ufficiale dei team principal. «Finora ci siamo concentrati su noi stessi, cercando di evitare le pressioni — ha detto Arrivabene —. Se abbiamo cambiato qualcosa nella squadra (il d.t. James Allison sostituito da Mattia Binotto; n.d.r.) è stato per il meglio. Abbiamo lavorato con un obiettivo comune, condividendo le informazioni, e il risultato è una vettura di tutti e non di uno solo». La frecciata al vecchio corso è evidente. L’immagine di una Ferrari operaia, che lavora con umiltà e a testa bassa, risponde al motto di Arrivabene.
CHIUSURA Invece convincono meno le ragioni che spingono il Cavallino alla chiusura verso i media, in un momento tutto sommato positivo, e la spiegazione che ne dà lo stesso Arrivabene. Considerate le critiche, anche dei giornalisti stranieri, è una riuscita operazione «antipatia». «Bisogna stabilire che cosa intendiamo per media — risponde il capo della Gestione Sportiva —. Oggi i mezzi di comunicazione sono svariati. Abbiamo fatto parlare Vettel con la stampa e la tv. Mentre per Raikkonen abbiamo utilizzato i social media, finora sfruttati solo all’uno per cento. Così abbiamo coperto tutte le piattaforme e accontentato anche la “generazione Z”». Sarà, ma in generale non sembra che si stia andando nella direzione di maggiore disponibilità dei team tanto sbandierata da Liberty.
SVILUPPI Se la Ferrari sarà competitiva, è facile che si riveda un Vettel velocissimo e aggressivo, perché il tedesco si esalta quando ha una vettura vincente fra le mani. «Le auto sono molto più veloci quest’anno ed emergerà il valore di chi guida. Spero di vedere un Seb felice. Perché, se sarà felice, allora vorrà dire che la nostra macchina è veloce — sorride Arrivabene —. Però non parlo del rinnovo del contratto (entrambi i piloti sono in scadenza; n.d.r.), sarebbe solo una distrazione in questo momento». La rossa ha una grande sfida davanti. Perché, mai come quest’anno, gli sviluppi sulla vettura da inizio a fine stagione saranno la chiave del successo. E il Cavallino ha perso dei Mondiali per questo. «Le nuove regole hanno consentito ai progettisti di essere più creativi, soprattutto nell’aerodinamica. Stiamo facendo ogni sforzo per evitare di ripetere il risultato dell’anno scorso (quando la Red Bull scavalcò la Ferrari nella seconda metà dell’anno; n.d.r.). Vedo la squadra molto impegnata anche sugli sviluppi che porteremo nelle prossime gare».