La Gazzetta dello Sport

Allegri re d’Europa Max il migliore per media punti E ora la Juve vuole blindarlo

Ha fatto meglio di Ancelotti e Conte: così la sua panchina è diventata più salda A breve l’incontro per parlare di futuro

- Filippo Conticello Fabiana Della Valle

Massimilia­no Allegri può usare i numeri come chiodi: gli servono per fissare una panchina che qualche tempo fa sembrava cigolante. Il tecnico Juve, paziente toscano di scoglio, è abituato ad attraversa­re le bufere del mare, ma alla fine la sua nave arriva sempre in porto. Quest’anno perfino prima degli altri: non c’è nessuno come lui in campionato in Europa per media punti, assai meglio del Barcellona che tra quindici giorni guarderà negli occhi senza paura. E di fronte a certi dati, non può che diminuire la voglia di cercare altre onde la prossima stagione: quel 2,52 come media punti (24 vinte in 29 partite) lo consacra, se mai ce ne fosse bisogno, come un top allenatore. Anche senza la panchina d’oro, che comunque ha già vinto in passato. Del resto, Max è già in un top club: con la sua Juve è arrivato più alto di due colleghi passati da Torino con alterne fortune. Nella classifica speciale per media punti al secondo posto ci sono i panzer di Ancelotti (il Bayern Monaco 2,48 in 25 partite). E un gradino più sotto l’uomo che ha posseduto a lungo le chiavi dei cuori bianconeri prima di chiedere a sorpresa il divorzio in un pomeriggio di luglio: Conte col Chelsea si arrampica a 2,46 in 28 partite nella Premier che sta dominando.

VECCHIO DUELLO Il dualismo Max- Antonio è quello di questa epoca di trionfi in bianco e nero: nel confronto secco in questa stagione Allegri può esibire numeri migliori, ma anche nel paragone storico si sta avvicinand­o ai livelli da mille e una notte del suo predecesso­re. Solo l’ultima, rabbiosa Juve di Conte edizione 2013-14, quella dei 102 punti, ha concluso il campionato con una media totale superiore, addirittur­a 2,68. A parte due sconfitte e tre pari, tutte vittorie. Questa squadre ne ha già perse quattro e non può più arrivare alla vertigine precedente: le vincesse tutte da qui alla fine, toccherebb­e la tri- pla cifra: 100 punti, numero ad alto tasso simbolico, suggestion­e ulteriore per il rush finale.

IPOTESI RINNOVO Conte si è fermato a tre stagioni prima di dire ciao a tutti, nessun tecnico bianconero ha resistito di più dai tempi di Marcello Lippi. Allegri ha convinto sul campo al punto tale che potrebbe invertire la tendenza: la scorsa stagione la sua calma zen gli ha permesso una rimonta che sembrava utopia. Quest’anno l’uso alternato di bastone e carota è servito per ricucire cert i strappi con i giocatori, riaffermar­e la propria autorità quando serviva e dare un’altra iniezione di stimoli a un gruppo già saturi di trionfi. Nei giorni bollenti del caso Bonucci la situazione era tesa e sembrava scontato un addio a fine anno, adesso però sembra tornato il sereno nel cielo di Vinovo: il fatto che la società si sia schierata dalla sua parte lo ha rafforzato agli occhi della squadra, non c’è più traccia di mal di pancia e l’armonia ritrovata è una carta in più da giocare al tavolo delle trattative. Il suo contratto scadrà il prossimo anno, ma l’usanza della casa è non convivere mai con allenatori in scadenza: per que- sta ragione, se Allegri dovesse proseguire l’avventura, lo farà solo in presenza di nuovo contratto. Si deciderà a breve, forse brevissimo: il primo incontro sul tema con l’a.d. Beppe Marotta e il d.s. Fabio Paratici potrebbe arrivare anche prima della sfida con il Barcellona.

TENTAZIONI E PROGETTI Max non ha mai negato di essere tentato da un’esperienza all’estero, in particolar­e in Premier League. Le sirene inglesi hanno suonato parecchio nei mesi passati: soprattutt­o l’Arsenal aveva manifestat­o interesse per Allegri in caso di storica succession­e a Wenger. Quella porta però adesso sembra chiusa e, anche in Europa, non ci sono altre squadre di alto livello in cerca di una guida: solo per un club di primissima fascia avrebbe potuto decidere di salutare la Juventus. Dall’altra parte il club bianconero è intenziona­to ad andare avanti con lui: nessuna delle candidatur­e vagliate per un eventuale post Allegri (Spalletti, Sousa, Di Francesco, Jardim) per vari motivi ha convinto fino in fondo. Così il matrimonio tra Max e la Juve potrebbe effettivam­ente proseguire: l’allenatore toscano è pronto ad accettare il prolungame­nto se gli verrà presentato un progetto convincent­e. Al Milan Allegri è rimasto tre anni e mezzo, alla Juve potrebbe fermarsi di più, stabilendo il suo nuovo record di durata in una squadra di A: la panchina, saldata con numeri da re, non traballa più ormai.

LO SCENARIO Ha gestito i momenti difficili e cementato il gruppo: è più forte la sua leadership Resta la tentazione estera, ma non gli sono arrivate offerte da top club

 ?? AFP ?? Massimilia­no Allegri, 49 anni, 5 trofei con la Juve: 2 scudetti, 2 Coppe Italia e 1 Supercoppa italiana
AFP Massimilia­no Allegri, 49 anni, 5 trofei con la Juve: 2 scudetti, 2 Coppe Italia e 1 Supercoppa italiana
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