La Gazzetta dello Sport

PERSONAGGI­O Verratti variabile Così il c.t. studia l’Italia che cambia

Olanda l’unico gol in azzurro, stasera centrale con licenza di ispirare nel 3-4-1-2 sperimenta­le

- Andrea Elefante INVIATO AD AMSTERDAM

L’Amsterdam Arena per Marco Verratti non sarà mai uno stadio qualunque. Stasera sarà anche il luogo per riallaccia­re certi fili che ha maneggiato in passato, e magari tenderne di nuovi. Un po’ centrale e un po’ interno con licenza di scorazzare: è il progetto di una notte diversamen­te ispirata che Ventura ha anche per lui. A prescinder­e da quel numero 10 che avrà ancora sulle spalle.

IL PRECEDENTE Il salto indietro sarà di quattro anni abbondanti: Amsterdam, amichevole Olanda-Italia, finale 1-1. Verratti lo chiamavamo ancora il bambino prodigio, oggi è diventato il fratellino (maggiore) d’Italia: giovane fra i giovani ma tutt’altro che vergine di esperienza internazio­nale, abbastanza duttile da incarnare l’alto indice di variabilit­à tattica a cui il c.t. sta cercando di svezzare la squadra. Era il 6 febbraio 2013, in panchina c’era Prandelli che a fine partita mescolò compliment­i e rimproveri per difetti ancora non emendati: «Certe entrate in scivolata deve evitarsele». Una vita fa, sembrerebb­e. Marco aveva sulle spalle il numero 2: « Un omaggio a Kallon», disse. Confessava di aver da poco scritto un sms al maestro Zeman per l’esonero (a volte ritornano: il boemo spesso...). E però sulla sua esperienza parigina dettava parole in fondo non così dissimili da quelle di oggi: «Felice di essere al Psg, ma il sogno di tutti è giocare in Serie A». Già allora non si era mai smesso di parlare di Juve, già allora il ragazzo sapeva dribblare anche fuori dal campo: «Guardo Juve Channel? No, solo Pescara Channel».

L’UNICO GOL Quella notte Verratti segnò l’1-1 che salvò faccia e risultato: il suo primo e finora unico gol con la maglia azzurra. Non ne aveva mai fatti neanche nell’Under 21, zero nelle successi- ve 17 gare in Nazionale. Troppo pochi, e deve pensarlo anche Ventura. Che dopo avergli apparecchi­ato il centro del campo venerdì scorso a Palermo, mettendolo seduto accanto a De Rossi, stasera gli chiederà di alzarsi da tavola ogni tanto e di spostarsi un po’, magari un po’ più a sinistra. Centrale a due nel 4-2-4 contro l’Albania; centrale con digression­i da interno nel 3-5-2 variabile in 3-4-1-2 sperimenta­le (con Verdi trequartis­ta) stasera contro l’Olanda. Quattro anni fa Verratti spiegava ancora di trovarsi «meglio in un centrocamp­o a tre». Forse oggi ha cambiato qualche idea rispetto ad allora: più o meno dichiarata­mente, confessa una preferenza per la zona di prato davanti alla difesa, «dove posso giocare più palloni». Però alzandosi un po’ ne può giocare altri, sempliceme­nte diversi da quelli con cui disegna l’alba di un’azione. E comunque Verratti è sempre stato il primo a vedersi diverso da Pirlo, e al destino di galleggiar­e diversi metri più avanti si è abituato nel Psg: a riarretrar­e il baricentro - lo dice la storia di tanti ispiratori di gioco - si fa sempre in tempo. Più difficile è abituarsi a certe bufere mediatiche in Francia, ma la novità di ieri è che l’Equipe gli ha chiesto scusa per le illazioni su certe notti brave dopo la débacle di Barcellona-Psg. E l’azzurro ha ritirato la querela sporta contro il quotidiano francese.

L’APPUNTO DI VENTURA Per l’oasi di pace che oggi rappresent­a per lui la Nazionale, Verratti ha sempre detto di essere disposto ad adattarsi a qualunque ruolo del centrocamp­o. E Ventura non è meno coerente di lui. Fin dalla sua prima partita da c.t. del «parigino», fece quello che aveva fatto Prandelli quattro anni prima di lui, pur con appunti diversi: parlò di ottima partita di Verratti, ma gli chiese di non fare così tanti metri all’indietro per andare così spesso a prendersi la palla, «perché lì c’è Bonucci, e certe cose può farle anche lui». Stasera non gli darà indicazion­i granché diverse. E chissà che Amsterdam non sia ancora, quattro anni dopo, una promessa di nuove altezze da scalare.

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GETTY Marco Verratti, 24 anni, regista del Psg

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