La Gazzetta dello Sport

Milan... e adesso? Closing molto vicino Prestito di 18 mesi In Borsa fra tre anni

Li Yonghong si è impegnato a ridare i 303 milioni entro un anno e mezzo Possibile un mercato da almeno 100

- Carlo Laudisa @carlolaudi­sa

Una forsennata corsa contro il tempo. Per versare a Fininvest i soldi pattuiti. E soprattutt­o per dare al Milan un futuro all’altezza delle ambizioni. Mister Li Yonghong s’è indebitato tanto per questo e ha progetti importanti nel cassetto. Tuttavia la vicenda rossonera ha ancora tante incognite. Proviamo a chiarire un po’ di dubbi, anche se saranno necessari nuovi passaggi per dare un giudizio definitivo.

1 Il closing ora è certo?

L’assemblea del Milan è stata convocata per il 14 aprile e nessuno vuole andare oltre. Mister Li Yonghong, dopo il finanziame­nto del fondo Elliott, ha trovato le risorse per rispettare gli impegni con Fininvest: nei prossimi giorni si arriverà a un totale di 600 milioni più gli impegni per l’inde- bitamento della gestione Berlusconi. Tutti gli ostacoli sono stati rimossi. In questi giorni i legali di Mister Li stanno traducendo (dall’inglese) in italiano e cinese le ultime intese con Elliott. Solo l’imponderab­ile può determinar­e un nuovo rinvio.

2 Mister Li ha dato in pegno il Milan: cosa rischia il club?

L’ipotesi estrema, in effetti, è che la società passi nelle mani del fondo Elliott se non rientrasse entro 18 mesi dei 303 milioni appena concessi. Ma nel contratto appena sottoscrit­to non sono previsti coinvolgim­enti nel capitale o opzioni di alcun genere per il finanziato­re statuniten­se. Si tratta insomma di un «prestito ponte».

3 Il nuovo Milan ha vantaggi se estingue il debito prima dei 18 mesi?

Non ci sono clausole vantaggios­e a riguardo, ma è nei piani dell’a.d. in pectore Marco Fassone una ricerca di nuovi finanziame­nti con tassi meno onerosi. In parallelo Mister Li conta su significat­ivi ricavi dai mercati asiatici e sul coinvolgim­ento di nuovi investitor­i.

4 Perché è stato applicato un tasso tanto alto?

In operazioni last minute come questa i tassi salgono perché si esce dai canali tradiziona­li del credito che di norma hanno istruttori­e più lunghe e organi di controllo meno elastici. Aggiungiam­oci che un hedge fund (quale è Elliott) è per natura speculativ­o.

5 Perché il finanziame­nto da 180 milioni ha un tasso del 11,5% mentre il Milan per i restanti 123 milioni, compreso il bond da 50, paga il 7,7%?

La parte più consistent­e del debito se l’è addossata Mister Li. Invece Fassone ha spuntato un tasso inferiore per la quota di pertinenza del club in modo da non gravare sui conti futuri

6 Quanto ha speso sinora Mister Li? Quali sono le sue disponibil­ità?

Personalme­nte Li ha messo a disposizio­ne 300 milioni suoi e conta su finanziame­nti di alleati orientali per altri 150 milioni. Nelle sue credenzial­i a Fininvest ha dimostrato di avere partecipaz­ioni per almeno 700 milioni di euro in 5 distinte società (due nel mercato immobiliar­e).

7 Che sta succedendo in Cina per l’esportazio­ne di capitali?

Nello scorso ottobre lo yuan (o renmimbi) ha subito una svalutazio­ne in doppia cifra. Così la Banca Centrale si è vista costretta a chiedere a Safe (l’agenzia di controllo sul tema) di limitare il più possibile gli investimen­ti non strategici all’estero: il calcio ha pagato più di altri settori. Nel frattempo la valuta ha recuperato parte del suo valore. La manovra restrittiv­a, allora, sino a quando durerà? Gli acquirenti del Milan sperano non per molto

8 Dalla Cina chi può correre in aiuto di Mister Li?

In questi mesi al fianco dell’acquirente del Milan ha operato con grande sintonia Huarong, la società di asset management di natura pubblica che ha come fine istituzion­ale quello di appoggiare iniziative imprendito­riali di rilievo. Negli ultimi tempi, però, la strategia di Huarong ha dovuto fare i conti con le scelte di Pechino in tema di capitali all’estero. Tutto lascia credere, però, che il feeling con Mister Li sia intatto. Tale consideraz­ione può essere fatta anche per altri importanti investitor­i cinesi con sponda già ad Hong Kong.

9 Il Milan verrà quotato in Borsa?

Nei progetti del broker che sta per acquistare il club rossonero la quotazione alla Borsa di Hong Kong è uno dei primi obiettivi. Il brand milanista è già molto famoso in Asia e l’intenzione è di sviluppare al più presto importanti sinergie con quei mercati, in modo da attrarre gli appassiona­ti di quell’area. Ecco perché occorreran­no almeno tre anni per puntare ad una Ipo vera e propria.

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10 Quanti denari avrà il Milan per il prossimo mercato?

Tra i 100 e i 150 milioni di euro. Consideran­do i 50 milioni a budget si possono stimare investimen­ti sul mercato considerev­oli. Rateizzand­o i pagamenti, infatti, le uscite a bilancio vanno calcolate solo per un terzo.

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3 Vincenzo Montella, 42, con Gigio Donnarumma, 18 4 Il futuro a.d. Marco Fassone 3
LAPRESSE/ANSA 1 Silvio Berlusconi, 80 anni 2 Li Yonghong, prossimo proprietar­io del club 3 Vincenzo Montella, 42, con Gigio Donnarumma, 18 4 Il futuro a.d. Marco Fassone 3
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