La Gazzetta dello Sport

Scamacca-Traore killer La finale a sorpresa sarà Sassuolo-Empoli

Gli emiliani per la terza volta passano ai rigori: decisivo l’ex Psv I toscani soffrono ma poi dilagano. Domani alle 16 l’ultimo atto

- Marco Calabresi INVIATO A VIAREGGIO (LU)

«Coppitelli? Non l’ho ancora incontrato, ma sarà incazzato nero». Gianluca Scamacca e il suo ex allenatore avevano perso e vinto insieme, stavolta le strade si sono divise e, segnando il rigore decisivo, l’allievo ha eliminato il maestro. Erano state lacrime nel 2013, finale Giovanissi­mi: Roma sconfitta dall’Inter, anche per colpa di un rigore sbagliato da Scamacca, che gio- cava sotto età. Era stata festa un anno dopo, con gol decisivo alla Juventus del gigante romano che di lì a qualche mese sarebbe partito per l’Olanda. Scamacca e Coppitelli si incontrano nel parcheggio dello stadio Bresciani: l’allenatore dà una pacca sulla spalla all’attaccante, che va verso il pullman ma allo stadio ci tornerà domani alle 16, giorno della prima finale (diretta tv su RaiSport) nella storia del Sassuolo, che ci arriva senza aver vinto una partita a eliminazio­ne diretta, ma con un invidiabil­e tre su tre nelle serie di rigo- ri. Torna a casa invece il Torino, che aveva ringraziat­o l’eroe Cucchietti (quattro rigori parati) ma paga l’errore di Vincenzo Millico, unico 2000 a mettere piede in campo. «Ma era stato uno dei migliori rigoristi contro l’Osasco», dice Coppitelli, che l’errore decisivo non lo ha visto perché nascosto dietro la panchina per la tensione.

PROGRAMMAZ­IONE Paolo Mandelli, invece, è una delle immagini del decollo del Sassuolo: ha iniziato la carriera da allenatore quando il club era lontano anni luce dal Sassuolo di oggi, lasciando la Primavera solo per due brevi tappe in prima squadra. Una, nel 2011, servì per evitare la retrocessi­one dalla B; l’altra per qualche giorno dopo l’esonero di Di Francesco nel 2014. «Un traguardo impensabil­e, ma che certifica la crescita del club – dice –. Abbiamo iniziato a programmar­e in C2, anche se l’aver passato tre turni ai rigori è frutto solo del caso». Le prestazion­i no: dopo aver fatto sfogare il Torino in avvio (bravissimo il portiere Costa, «dovevamo fare gol quando ci erano capitate le occasioni», si rammarica Coppitelli), gli emiliani se la sono giocata alla pari nonostante le assenze, compreso Adjapong, con l’Under 19. C’era invece Nicholas Pierini, figlio d’arte sotto gli occhi di papà Alessandro, viareggino: « Sono felicissim­o per lui, e da padre è un grande orgoglio».

IN PROVINCIA Se Mandelli vinse il Viareggio da giocatore nel 1986 con l’Inter (segnando in semifinale alla Fiorentina, in quella squadra anche Antonio Manicone, papà di Carlo, oggi all’Empoli), Alessandro Dal Canto fece lo stesso nel 1994 con la Juventus di Del Piero: ultimo a fare doppietta in due ruoli, Marco Baroni (1982-2012). «Ma se avessimo subito il gol su rigore, non so se saremmo stati capaci di rimontare » , ammette l’allenatore dell’Empoli dopo il 3-0 al Bruges (mattatore Traore, doppietta) ma che poteva essere 0-1 se Brodic non avesse calciato un rigore sul palo. Altro episodio chiave: dopo il vantaggio di Traore, secondo giallo per Tanghe che aveva commesso fallo durante l’azione del gol. Per la prima volta nella storia del torneo, in finale si affrontera­nno due squadre che non sono espression­e di un capoluogo (l’Empoli non vince dal 2000, ultima finale nel 2010). Segno che si può fare settore giovanile, e farlo bene, anche in provincia, senza gli enormi bacini di utenza delle grandi città.

LE DUE SFIDE Nel Toro errore di Millico, unico 2000 a essere sceso in campo Il Bruges sullo 0-0 sbaglia un rigore, poi resta in dieci e crolla nel finale

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LAPRESSE L’esultanza del Sassuolo dopo il rigore decisivo di Scamacca

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