La Gazzetta dello Sport

Muri e Fiandre: Colbrelli a lezione Moscon recupera

1Il bresciano, domenica al debutto, ha provato Kwaremont, Grammont e Paterberg: «Bestiale»

- Claudio Ghisalbert­i

Ancora un giro d’antipasto, la Tre Giorni di La Panne in programma da oggi a giovedì, poi verranno serviti sulle pietre due piatti forti del ciclismo: Giro delle Fiandre domenica e ParigiRoub­aix sette giorni dopo. Piatti a cui l’Italia arriva con molta fame... ma con pochi denti. Finora l’ordine d’arrivo è stato impietoso. Primo italiano alla Sanremo: Elia Viviani, 9°, peggior risultato dal 1960. Primo italiano ad Harelbeke: Colbrelli, 7°. Primo italiano alla Gand-Wevelgem: Modolo, 10°. Dei tre, nessuno è mai stato in corsa per la vittoria. VAI SONNY Sulla carta il corridore dei nostri che ha più possibilit­à di ben figurare è Sonny Colbrelli. Il bresciano, che ieri è tornato in Italia perché la sua Bahrain-Merida non disputerà la breve corsa a tappe di avviciname­nto, punterà forte sulla «Ronde». Il problema principale, però, è che pedala verso l’ignoto. Le corse del Nord sono per lui quasi sconosciut­e: non aveva mai corso ad Harelbeke e nell’unica Gand, quella dell’anno scorso, si era ritirato per caduta dopo una sessantina di chilometri. Zero presenze anche a Fiandre, che tra i diciotto Muri ripropone il Kapelmuur (Grammont), e Roubaix. Per questo ieri, prima di prendere il volo di rientro, con i suoi com- pagni è andato a fare un sopralluog­o. «Siamo partiti da Oudenaarde. Sono rimasto impression­ato. Le pietre si fanno sentire. Il Kwaremont è lungo, il Grammont è duro, ma quello bestiale è l’ultimo, il Paterberg. Però ho la gamba buona, piena di forza. Il risultato dipenderà dalla capacità di “limare”, di correre su queste strade dove ci sono dei professori». Anche Alberto Bettiol, giovane in crescita, e Gianni Moscon non saranno a La Panne per giocarsi tutto nel Fiandre. Non per vincere, ma per un piazzament­o sì. Il problema per Moscon è che domenica alla Gand è caduto. «Al momento sono rimasto un po’ intontito, non riuscivo a tirarmi in piedi. Vedevo solo dei piedi di donna che si avvicinava­no — spiega il trentino —. Le radiografi­e hanno escluso fratture. Mi muovo come un robot, ma sono ottimista sul recupero». Faranno la doppietta sia Modolo, che avrà al fianco Marcato e che nel 2014 vinse due tappe a Koksijde, sia Pozzato. L’altra Italia per oggi è fatta dalla Bardiani-Csf, che ha solo sei corridori e spera in Maestri, e la Nippo-Fantini con Canola. C’è Davide Martinelli, al servizio della Quick Step. Assente Filippo Ganna, caduto nei primi chilometri della Gand: escluse fratture al polso destro, ma dal 12 aprile a Hong Kong ci sono i Mondiali pista. Lui deve difendere l’oro nell’inseguimen­to.

«HO VISTO PIEDI DI DONNA CHE SI AVVICINAVA­NO MA NON CAPIVO» GIANNI MOSCON, 22 ANNI CADUTO ALLA GAND (DALLA TV)

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BETTINI A piedi sul Koppenberg, uno dei Muri leggendari del Fiandre: 630 metri all’11,6% e punta del 22%
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