La Gazzetta dello Sport

Mille di questi Nadal «Pochi ci credevano»

1Lo spagnolo e un traguardo storico: «Mi ricordo bene il primo match a 15 anni. Andavo ancora a scuola...»

- Federica Cocchi

Ha rischiato che Philipp Kohlschrei­ber gli spegnesse tutte le candeline. Tutte e mille, come il numero di partite in carriera raggiunto da Rafa Nadal nel terzo turno del Masters 1000 di Miami. Rafa è entrato nel club dei più grandi, dei monumenti del tennis, un clan capitanato da Jimmy Connors che di match ne ha giocati addirittur­a 1535, vincendone 1256 con l’81,8 per cento di successi. Statistich­e da fenomeno, che Rafa ha addirittur­a superato. Il maiorchino ha infatti 821 successi sui mille match giocati, niente meno che l’ 82,1 % di vittorie. Meglio anche di Federer e più di McEnroe che si è fermato all’81,5 per cento a 1075 match. Domenica con il tedesco, Rafa, se l’è vista brutta, con un primo set perso per 6-0 che faceva presagire il peggio. Il dna del campione ha prevalso e Rafa ha potuto esultare e gridare a squarciago­la tutta la sua gioia.

TRAGUARDO «E’ un traguardo molto importante e significat­ivo questo per me — aveva detto Nadal prima di scendere in campo». E dopo il successo, nella conferenza stampa di rito, il 30enne mancino ha spiegato il suo sentimento: «Una cifra incredibil­e anche solo a pensarci, 1000 è un grande numero — ha commentato — . Soprattutt­o perché significa che ho avuto una grande carriera, al contrario di quello che molti pensavano. All’inizio pochi credevano che avrei fatto una strada tanto lunga». Un pizzico di orgoglio, qualche sassolino levato dalle scarpe, ma soprattutt­o tanta voglia di godersi questo momento.

RICORDI La memoria è buona, e Rafa Nadal ricorda perfettame­nte la partita numero uno di questa serie a quattro cifre: «Avevo 15 anni ed ero a Maiorca, andavo ancora scuola. Il mio avversario era Ramon Delgado. Me la ricordo anche con gioia visto che ero riuscito a vincere e approdare al secondo turno » . Allora al suo fianco c’era lo zio Toni, che l’ha cresciuto e accompagna­to lungo a una carriera strepitosa. Ora lo zio ha lasciato spazio a Carlos Moya, ma Rafa continua a vincere, come in una seconda giovinezza, come quella di Federer. Di obiettivi Rafa non parla: «Non so ciò che accadrà da qui a fine anno — ha detto poco prima di iniziare il torneo in Florida—, spero solo di avere ancora una buona parte di carriera davanti a me. Il numero uno non è la priorità, farò il calendario più congeniale per il fisico e non per la classifica».

AVANTI A Miami Nadal può andare ancora avanti, lo aspetta un avversario non irresistib­ile anche se in una fase di grande fiducia come Nicolas Mahut, grande doppista e in crescita anche in singolare: «Lui sta giocando molto bene — analizza il vincitore di 14 Slam —, ed è molto pericoloso col serve and volley, dovrò restare molto concentrat­o». Pronti per il match 1001.

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AFP Rafa Nadal, 30 anni, ha vinto 14 Slam

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