La Gazzetta dello Sport

La stella Ngapeth «Modena è speciale La città fa grande la sua squadra»

«Con questo club e questi tifosi è la storia più bella della mia vita» E domenica al palasport tutto il pubblico aveva la sua foto col 9

- Davide Romani

IN CITTÀ SI RESPIRA GRANDE PASSIONE E COMPETENZA SUPERATI I GUAI CI GIOCHIAMO SCUDETTO E CHAMPIONS EARVIN NGAPETH SCHIACCIAT­ORE, 26 ANNI

Modena è Ngapeth dipendente, il francese non ha lo stesso carisma di Bruninho e non riesce ad essere davvero il leader del gruppo campione d’Italia. Questi sono alcuni dei concetti che si sono sentiti per tutto l’arco della regular season dei «gialli». Nella semifinale scudetto contro Civitanova stanno arrivando le risposte migliori a queste consideraz­ioni. Ngapeth resta il faro della squadra, ma intorno a lui si stanno ritrovando i vari Petric, Vettori e Holt mentre si sta rilanciand­o Orduna, spesso oggetto di critiche e paragoni ingenerosi con il predecesso­re brasiliano. E’ lo stesso schiacciat­ore francese, trascinato­re domenica in gara-2 con 23 punti (31 invece in gara-1 a Civitanova) a ribadire il concetto di gruppo. «Il gruppo è tutto, senza quello non si può vincere. Fa la differenza — racconta il 26enne schiacciat­ore —. Quando arrivano momenti difficili come abbiamo avuto noi quest’anno, non ne esci senza l’unione dello spogliatoi­o. Abbiamo perso gare che non dovevamo perdere ma oggi siamo qui, in parità nella semifinale con Civitanova (gara-3 domenica 9 aprile nelle Marche, ndr) che ha dominato la stagione regolare, in corsa per la Champions League (mercoledì 5 aprile l’andata al PalaPanini alle 20.30, ndr) ».

MATRIMONIO A spingere ancora di più Earvin Ngapeth alla difesa del tricolore è arrivato mercoledì scorso, alla vigilia del match di Champions contro Resovia, il prolungame­nto del contratto con Modena fino al 2020. E domenica, per festeggiar­e il binomio, i 5097 (sold out) del PalaPanini hanno trovato sui loro seggiolini la foto ricordo del francese con la scritta «Siamo tutti N’9apeth» (gioca con il numero 9 in onore di Samuel Eto’o, suo idolo calcistico, n.d.r.) «Quella mia con Modena è una storia che non poteva finire adesso — sorride il francese —. Con Catia (la presidente­ssa Pedrini, ndr) ci siamo parlati e in un giorno abbiamo trovato l’accordo. Oltre alla mia famiglia, a mio figlio, quella con Modena è la storia più bella della mia vita. Questa città è tutto».

FRANCIA MON AMOUR Al fianco di Earvin Ngapeth nell’ultima sfida di semifinale c’era il papà Eric, allenatore camerunese naturalizz­ato francese che da giocatore ha vinto un argento (1987) e un bronzo (1985) europeo mentre da tecnico ha guidato il Camerun al titolo africano nel 2001 e al bronzo nel 2003. Ngapeth che oggi è il simbolo della selezione francese: «Modena e la Nazionale francese sono due cose diverse, differenti - ha raccontato lo schiacciat­ore -. Qui a Modena è la città che rende grande la squadra. Dopo ore e ore di viaggi di ritorno dalla Champions trovi sempre qualcuno ad aspettarti. Ti fanno sentire importante. In Francia è diverso. E’ una cosa iniziata da quando ero ragazzino, insieme anche a Grebenniko­v che in questa semifinale è dall’altra parte, abbiamo fatto un lungo cammino insieme».

CHE PUBBLICO Da giocatori slegati e sotto tono visti nel k.o. in regular season di Verona (k.o. costato la panchina a Piazza sostituito da Tubertini) a un gruppo rabbioso e affamato sia nel ribaltare la serie con i veneti nei quarti sia nella semifinale in corso con Civitanova culminata nella splendida gara-2 giocata con rara intensità. Il tutto ritrovando il calore e la spinta del pubblico. «Modena è il palasport migliore per giocare a pallavolo. Si respira grande passione, amore e competenza. Con questo pubblico e questo tifo ci sono le condizioni ideali per giocare». Anche per una stella di prima grandezza come il francese che da una regular season ricca di luci e ombre (14,48 punti di media in 25 partite) sembra entrato in una dimensione superiore alzando ulteriorme­nte il livello del proprio gioco (24 di media nelle 5 partite fin qui giocate nei playoff, dato che sale a 27 nelle sole 2 partite di semifinale). «Io una stella? Con la Francia da quando abbiamo vinto la World League e l’Europeo tutto è cambiato. Prima non eravamo molto seguiti ora siamo molto di più al centro dell’attenzione. Sono onorato di essere un simbolo per il movimento francese». Ma poi Ngapeth torna sul focus del campionato e della Champions League con Civitanova sempre nel radar. «Noi siamo la squadra, noi siamo un gruppo e senza questo non si fa nulla» ripete. E’ il ritornello che in questa stagione si ripete tra i campioni d’Italia. Ma adesso quella frase, quel concetto sembra più che mai realtà.

 ??  ??
 ??  ?? SUPERLEGA SEMIFINALE GARA-3 Trento-Perugia Domenica 9 aprile alle 18 gara-3 al PalaTrento; serie sull’1-1
SUPERLEGA SEMIFINALE GARA-3 Trento-Perugia Domenica 9 aprile alle 18 gara-3 al PalaTrento; serie sull’1-1
 ??  ?? CHAMPIONS LEAGUE QUARTI DI FINALE Modena-Civitanova Mercoledì 5 aprile l’andata dei quarti; ritorno il 13 nelle Marche
CHAMPIONS LEAGUE QUARTI DI FINALE Modena-Civitanova Mercoledì 5 aprile l’andata dei quarti; ritorno il 13 nelle Marche
 ??  ?? SUPERLEGA SEMIFINALE GARA-3 Civitanova-Modena Domenica 9 aprile alle 18 gara-3 all’Eurosuole Fourm; serie sull’1-1
SUPERLEGA SEMIFINALE GARA-3 Civitanova-Modena Domenica 9 aprile alle 18 gara-3 all’Eurosuole Fourm; serie sull’1-1

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy