La Gazzetta dello Sport

VERSO IL DOPPIO SCONTRO NAPOLI-JUVE SARRI D’ORO MAX EUROSTAR SFIDA TOTALE

Il premio «Panchina d’oro» del 2016 al tecnico dei napoletani. Ma Allegri (per media punti) è il migliore in Europa. E ora i duelli del San Paolo: domenica in Campionato e mercoledì 5 aprile in Coppa Italia

- CALAMAI, CONTICELLO, DELLA VALLE, MALFITANO

Solo tre voti di differenza. Nella storia della «Panchina d’oro » non c’era mai stato un risultato così incerto. Un arrivo alla sprint che premia l’ex ciclista Maurizio Sarri. La lunga sfida tra Napoli e Juve inizia con un successo a sorpresa del tecnico partenopeo su Max Allegri. Il «rivale« di una vita. «Mi ha dato un gusto speciale arrivare per una volta davanti a Massimo«. Nella

terminaron­o con un doppio 0-0, poi la bilancia è andata con decisione dalla parte di Allegri: 6 vittorie e un solo k.o. per il tecnico bianconero. I successi sono arrivati allenando il Sassuolo (2-0 in trasferta al Verona) e poi la Juve che ha battuto l’Empoli (2-0 sia in casa sia in trasferta nel 2014-2015) e il Napoli tre volte: in campionato 1-0 (gol di Zaza) nel match scudetto dello scorso torneo e poi 2-1 a ottobre 2016 con reti di Higuain e Bonucci in A più il 3-1 in Coppa Italia di un mese fa. In favore di Sarri solo il 2-1 al San Paolo in A del settembre 2015: a segno Higuain e Insigne. sala del Centro Tecnico di Coverciano sono appena concluse le premiazion­i. Sarri ha un’aria diversa rispetto al solito. Ha la giacca invece della solita tuta. Ed è emozionato. Sul palco ha ringraziat­o i colleghi e due figure «speciali»: «Se penso che appena 5 anni fa ero in C mi sembra di vivere un sogno. Dovrei ricordare 2mila persone. Ma preferisco fermarmi a due società, Empoli e Napoli e a due dirigenti. Parlo di Carli e Giuntoli. Senza di loro non sarei l’allenatore che sono ora».

TESTA E FUTURO Venti microfoni puntati addosso. I futuri incroci con la Juve sono il filo conduttore di questa giornata per lui speciale: «Dite che grazie a questo premio partiamo 1-0 per noi?». Sorride. Gli piacerebbe cavalcare questo slogan. Ma Sarri frena. « No. I bianconeri bisogna batterli sul campo. Ed è molto difficile. La Juve ha una società forte e una squadra fortissima. Quale potrebbe essere più agevole delle due “imprese”? Dipende da quello che abbiamo in testa. Noi e la Juve. Anche se la Juve è fortissima con qualsiasi formazione. In Italia in questo momento non ha rivali. Guardando al prossimo campionato,

possiamo solo sperare in un loro logorament­o».

LA SFIDA Sarri è un uomo che ama le sfide. E la Juve è una rivale. È la rivale. Per questo a suo tempo disse che la panchina bianconera non era un suo obiettivo. E non lo è neppure oggi che può mostrare orgoglioso la Panchina d’oro. «Mi hanno detto che questo riconoscim­ento può far crescere la mia carriera. Sarà. Io penso che per la carriera ci vogliono punti, non premi. Non mi aspettavo di prendere più voti di tutti. Di

I BIANCONERI IN ITALIA AL MOMENTO NON HANNO RIVALI MAURIZIO SARRI TECNICO DEL NAPOLI

solito la Panchina d’oro viene assegnata a chi vince. E lo scudetto lo ha vinto Allegri. Mi riempie d’orgoglio essere stato premiato dagli allenatori. E mi sorprende essere messo sullo stesso piano di Ranieri che alla guida del Leicester ha realizzato un’impresa a dir poco straordina­ria».

TOSCANI CON

TRO Cerca Allegri con lo sguardo. Ma il tecnico bianconero è già scivolato via. Gli dedicherà un tweet pieno di belle parole. «Insieme abbiamo combattuto delle belle sfide sui campi della C2. Ci divertivam­o. Uno contro l’altro». Allegri è arrivato prima nel calcio che conta. Grazie ai risultati. E anche a un certo stile. Sarri sta recuperand­o velocement­e terreno. Ma non ha cambiato spirito e look. «Dopo questo premio non diventerò politicame­nte più corretto nelle dichiarazi­oni. Sono un rompicogli­oni per natura. Dopo Empoli-Napoli mi sono lamentato per come erano stati elaborati i calendari. Ho detto che non erano stati fatti con grande perspicaci­a. Bisognereb­be avere attenzione per le squadre che difendono il calcio italiano nelle Coppe. Ho anche osservato che la formazione più penalizzat­a è stata la Roma. Sono fatto così e non cambierò anche se tra poco sfiderò la Juve e non una squadra di Lega Pro». L’ufficio stampa del Napoli vorrebbe portarlo via ma, per una volta, Sarri non ha fretta. Essere premiato all’Università del calcio regala una sensazione speciale. E lui se la gode fino all’ultima goccia. «Un pronostico su Barça-Juve? Non la vedrò. Ora che non partecipo più al torneo non mi piace vedere altre gare di Champions » . Duro. Anche troppo. Non regala neppure una carezza ai suoi rivali chiamati a una sfida tremenda. La rivalità è rivalità. Ed è severo anche su quello che può essere la struttura della futura A. «Forse 20 squadre sono troppe. E forse bisogna cambiare qualcos’altro». L’ultima domanda è sul futuro. Coverciano vuol dire Firenze, Fiorentina. I Della Valle e, soprattutt­o, Pantaleo Corvino vorrebbero affidargli il progetto futuro del club. Il tecnico stavolta se la cava con poche parole, quelle imparate a memoria: «Ho 3 anni di contratto con il Napoli».

SFIDA APERTA «La prossima stagione? Possiamo sperare nel loro logorament­o» «Barça-Juve? Non la vedrò, non mi piace guardare gli altri in Champions»

 ??  ?? Un abbraccio tra Massimilia­no Allegri, 49 anni, e Maurizio Sarri, 58 anni. Due stili a confronto
Un abbraccio tra Massimilia­no Allegri, 49 anni, e Maurizio Sarri, 58 anni. Due stili a confronto
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