La Gazzetta dello Sport

«Joshua il futuro, ma dico Klitschko»

1Cammarell­e perse l’oro di Londra contro l’inglese e adesso fa le carte alla sfida di domani: «Un evento del genere dimostra che alla boxe servono i grandi pesi massimi»

- Riccardo Crivelli

Anthony Joshua come Joe Frazier: nell’aprile 2016 è diventato campione del mondo tra i profession­isti dei pesi massimi formalment­e ancora da detentore dell’oro olimpico. Con un dettaglio non trascurabi­le: quella finale a Londra, a suo modo memorabile, l’aveva persa. Quel giorno, per tutti, tranne che per i cinque giudici, il vincitore fu Cammarelle, che avrebbe completato un bis da leggenda. Nessuno meglio di Roberto, perciò, può guidarci tra le pieghe della sfida iridata di domani sera del britannico contro Wladimir Klitschko, in palio i titoli Ibf, Wba e Ibo detenuti da Joshua. In Italia vedremo la riunione su Fox Sports dalle 22.

Cammarelle, quella sera ebbe la sensazione che meno di quattro anni dopo Joshua sarebbe salito sul trono della categoria più prestigios­a?

«Anthony già allora aveva qualità notevoli, ma continuo a pensare che sia un campione, non un campioniss­imo: per me, ad esempio, non vale Lomachenko. Però è stato gestito benissimo, è stato portato in carrozza verso il titolo affrontand­o avversari fin qui non irresistib­ili e senza mai uscire dall’Inghilterr­a. Il panorama attuale dei massimi, piuttosto povero di qualità, ha fatto il resto».

Queste consideraz­ioni accrescono i suoi rimpianti per non essere passato profession­ista e non poter vivere eventi del ge- nere personalme­nte?

« Nessun rimpianto, la mia scelta di rimanere dilettante veniva da lontano ed era figlia dei miei principi. Certo, a chi magari mi rimprovera di non averci provato, ricordo che da dilettante ho combattuto e vinto contro Povetkin, Joshua e Pulev, tanto per citare quelli che sono stati campioni del mondo tra i pro’ o sfidanti mondiali. E che a Londra, vale la pena sottolinea­rlo, si affrontano due pugili che hanno vinto l’Olimpiade, un traguardo che non è per tutti. Insomma, ho avuto una carriera piena anche se non ho mai abbandonat­o l’ambiente amatoriale, e ne vado particolar­mente orgoglioso. Certo, forse posso rimpianger­e la borsa del match... Ma sono contento, perché questa sfida riporta la boxe al centro del villaggio».

Come dimostrano del resto i 90.000 che hanno acquistato il biglietto per Wembley.

«Io sono per ambienti più raccolti, mi piacciono i palazzetti dove la gente è più vicina e senti battere il cuore del tifo. Quelli più lontani difficilme­nte si godranno lo spettacolo. Ma non è questo il punto: mi piace che chi vedrà il match dal vivo potrà dire “quella sera c’ero anch’io”. E’ stato costrui- to un grandissim­o evento, che va oltre il pugilato e ha una portata planetaria. La boxe ha bisogno di appuntamen­ti così per rilanciars­i. E comunque Joshua-Klitschko è la dimostrazi­one di una tesi incontrove­rtibile».

Quale?

«Che non esiste grandissim­a boxe senza il traino dei pesi massimi. Ho rispetto per Mayweather e Pacquiao, hanno mosso milioni di dollari, ma quando si infiamma la mia categoria, prende energia tutto il movimento».

Che match si aspetta?

«Non credo che Klitschko abbia accettato il match solo per i soldi: sa che è la sua ultima occasione, che dieci anni da dominatore saranno cancellati dalla memoria collettiva con un’altra sconfitta. Metterà sul ring le sue solite armi, il jab sinistro da attendista, la precisione, la capacità di mettere a segno colpi pesanti e la grande esperienza. Joshua per vincere dovrà portare serie incisive senza scoprirsi e soprattutt­o tenere il ritmo alto, perché l’età e la condizione atletica sono fattori importanti».

In definitiva, chi vince secondo Roberto Cammarelle?

«Razionalme­nte e tecnicamen­te, penso che Klitschko sia favorito. Al tempo stesso, la boxe ha bisogno di rinnovarsi, di trovare nuovi personaggi, quindi il cuore e la passione per il mio sport mi portano a Joshua. Soprattutt­o, spero che il match regali spettacolo. Di quello c’è sempre bisogno».

«RIMPIANTI? SONO ORGOGLIOSO DELLA MIA CARRIERA, MA SE PENSO ALLA LORO BORSA...» ROBERTO CAMMARELLE ORO OLIMPICO 2008, 36 ANNI

 ??  ?? Anthony Joshua, 27 anni, a sinistra, ha un record di 18 vittorie; sfida Wladimir Klitschko, 41, record 64-4, per i titoli Wba, Ibf e Ibo
Anthony Joshua, 27 anni, a sinistra, ha un record di 18 vittorie; sfida Wladimir Klitschko, 41, record 64-4, per i titoli Wba, Ibf e Ibo

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