«Ora sta meglio E sa difendersi pure in discesa»
1Il team manager Unzue: «Sullo Stelvio ha salvato la giornata come ha potuto Ora si soffre: vince chi resiste di più»
Con la sua ammiraglia ha anticipato la corsa come fosse un massaggiatore qualsiasi. Però non doveva fare rifornimento, ma studiare il percorso. Perché Eusebio Unzue oltre a essere il team manager della Movistar di Nairo Quintana è anche lo stratega. Anzi, si può dire che lui sia la Movistar.
Come sta Quintana?
«Bene, bene. Le cadute non aiutano, ma sta meglio rispetto a martedì».
E moralmente?
«Credo bene. Anche lui sa che un conto è il finale in sa-
lita, un altro è l'arrivo dopo una lunga discesa. Anche perché in cima devi passare con un minimo di brillantezza, di lucidità. Ma ha dimostrato di difendersi bene anche in discesa».
Sullo Stelvio con tre uomini davanti ci aspettavamo l’attacco.
«La caduta non è del tutto una ragione. Per fortuna ha salvato la giornata degnamente, ha fatto tutto quello che poteva».
Che cosa vuole dire che ha salvato la giornata?
«Lo dico perché effettivamente non si sanno mai le conseguen- ze di queste cose. Aspettavamo la grande tappa di montagna di questo Giro che era anche il primo grande test tra i favoriti. È andata così».
Ora arriva la tappa dolomitica. Che cosa può succedere?
«È un’altra opportunità per tutti. E soprattutto sarà un altro giorno di grandi sofferenze da aggiungere agli altri. Con questo livellamento di valori prevarrà il più forte fisicamente e chi ha un migliore recupero. Non dimenticate che anche questa tappa, benché siano arrivati tutti assieme, è stata durissima, di vera sofferenza».
Che cosa si aspetta da Dumoulin dopo quello che gli è successo sullo Stelvio?
«Non lo so. A volte la stanchezza si mostra in varie forme. Però la realtà è che lui si è difeso molto bene nonostante tutto. Non ha perso molto tempo».
E di Nibali?
«Vincenzo è tornato a livello di dove tante volte è stato. Sta molto bene e non ho dubbi che, vuoi per il suo stato di forma, vuoi per il suo modo di correre aggressivo, assisteremo a un finale realmente bello».
Che tappa ci possiamo aspettare oggi? Bisogna attendere Pontives, l'ultima salita, o può succedere qualcosa prima?
«Può succedere di tutto. Come ho detto prima, non è la durezza di un singolo giorno o di una singola salita, quanto l’accumularsi dello sforzo a fare la differenza. Tutti i corridori sono stanchi».
Quindi la tappa più importante sarà quella di sabato?
«Probabilmente».