La Gazzetta dello Sport

IL DRAMMA DI MORO PIOMBA SULLA CORSA

- di ANDREA SCHIANCHI

L’Italia della partenza non sarà la stessa all’arrivo. Nelle cinque ore che i ciclisti impiegano per coprire il tragitto da Novi Ligure a La Spezia si compie il dramma. Loro non sanno nulla, pedalano come sempre, prendono le borracce e si dissetano, mangiano panini e ingoiano cubetti di marmellata. E non sa niente nemmeno la gente ai bordi della strada. Aspettano gli eroi, li applaudono, li incitano e corrono in casa ad accendere il televisore per scoprire chi vincerà la volata, perché anche oggi finirà con una volata... Saronni o Van Linden?

Ma quel martedì 9 maggio 1978 in television­e non si parla del Giro d’Italia. Le immagini, in diretta da Roma, raccontano la tragedia: dopo 55 giorni di sequestro il presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro è stato assassinat­o dalle Brigate Rosse. L’Italia è in ginocchio. Durante la corsa le prime voci, ancora senza alcuna conferma, poi il tam-tam si fa insistente, ma soltanto quando il gruppo è alle porte di La Spezia si ha la certezza. Veloci consulti: fermiamo tutto e annulliamo la tappa? «No, si va avanti», decide il patron Torriani. Volata regolare, anche se il pubblico, che ormai ha saputo, sembra distaccato, persino inebetito. Vince Saronni, ma non ci sarà la premiazion­e, il palco viene smontato in tutta fretta. «Toglie il morale correre in un’Italia così» dichiara Saronni. L’Italia è piombata nel periodo più nero.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy