La Gazzetta dello Sport

I Cavs vanno 3-1 Ci pensa Irving a fare il LeBron Boston al tappeto

- Massimo Lopes Pegna CORRISPOND­ENTE DA NEW YORK (USA)

Ametà del secondo quarto, LeBron James si è seduto in panchina con quell’espression­e un po’ così, corrucciat­a, che mette su quando la situazione si fa dura. Perché non gli era mai capitato in carriera che gli fischiasse­ro il quarto fallo già nel primo tempo. E se non bastasse, i suoi Cavaliers stavano accumuland­o un distacco importante: -16 dai Celtics, che dopo l’infortunio al loro All Star Isaiah Thomas tutti davano per spacciati. Macché, dopo lo 0-2 iniziale, Boston si era presa a sorpresa gara-3, quando proprio LeBron si era ritagliato una serata di riposo (11 p unti). Ma quell’aria imbronciat­a si è dissolta quasi subito. Merito di Kyrie Irving, eroe di gara-4, che ha rimesso le cose a posto. Come spiegava lo stesso King James, passato lo spavento, dopo la vittoria per 11299 e con Cleveland, avanti 3-1 nella serie, a un passo dalla 3a finale consecutiv­a: «Quel ragazzo è speciale. Da fuori mi sono goduto il suo show: Kyrie è nato per momenti così».

OPERA E’ successo che con il Re in panchina, il play 25enne nato in Australia, in qualità di primo consiglier­e, si sia messo all’opera: 42 punti totali, suo primato nei playoff. Ma non solo: 36 realizzati da quando LeBron ha lasciato il campo, 19 in meno di 5’. Nel terzo quarto, i Cavs hanno riacciuffa­to i Celtics segnando 40 punti e guadagnato distanza di sicurezza. Raccontava Kyrie: «Mi sono detto: non possono pareggiare questa serie. Non possiamo permetterg­li di vincere stasera». E’ diventato inarrestab­ile, segnando soprattutt­o al ferro con continue percussion­i (10 canestri). E James, che nell’ultimo periodo di gara-3 era andato in bianco, ha realizzato 15 dei suoi 34 punti nell’atto finale. Ma la barca l’ha raddrizzat­a anche Kevin Love: 17 punti e 17 rimbalzi (record playoff). I tre tenori hanno chiuso con 93 punti in totale. A chi fa polemica sui social per una chiara infrazione di doppio palleggio non chiamata a LeBron per eludere la difesa della matricola Jaylen Brown, coach Lue alza gli occhi al cielo per la pignoleria con cui gli hanno fischiato 3° e 4° fallo: «Hanno deciso così e non possiamo farci nulla», diceva laconico. Stasera a Boston (le 2.30 di domani in Italia) si gioca gara-5, Cleveland proverà a staccare il biglietto per l’attesa terza sfida contro i Warriors.

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AFP Kyrie Irving, 25 anni, play, 6° anno coi Cavs

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