La Gazzetta dello Sport

Del Piero: «Dopo l’addio di Bonucci ora mi aspetto un gran colpo»

L’ex capitano: «Il Milan ha fatto un affarone...»

- ROMA g.v. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«Bonucci che ha lasciato la Juve? È un trasferime­nto che mi ha molto sorpreso. Bisogna vedere cosa realmente è successo per arrivare a questa conclusion­e. La Juve ha delle regole ben precise. Io nei miei 19 anni in bianconero ho assistito a comportame­nti di un certo tipo da parte di qualche giocatore che sono stati sanzionati con multe sonore. Evidenteme­nte in questo caso si è arrivati a una situazione che non si poteva più ricomporre. Il Milan ha fatto un grosso affare, per il valore del giocatore ma anche per il carisma. Adesso mi aspetto un colpo molto importante da parte della Juve, l’acquisto di un giocatore di cui ancora non si è parlato. Questo anche per colmare il vuoto creato da una partenza così importante». Alessandro Del Piero e l’attualità del nostro calcio. L’occasione un incontro organizzat­o da Banca Generali a Roma nella splendida cornice della Galleria del Cavaliere. Si parte dal Milan, con l’imponente campagna acquisti: «È indubbio che si sia rinforzato ma poi nel calcio non bastano solo i giocatori. Serve un sistema di gioco che funzioni e un’unità d’intenti nello spogliatoi­o».

IL CAPITANO Poi Totti e il suo tormentato addio: «È molto difficile lasciare, soprattutt­o per un campione che ha giocato sempre con la stessa maglia. Ci sono ritmi e abitudini che di punto in bianco spariscono e ti ritrovi a dover ricostruir­e la tua vita. Vediamo come interprete­rà il ruolo di dirigente». Da Totti alla Roma, che con le partenze di Spalletti, Szczesny, Rudiger e Salah ha diminuito il suo tasso tecnico: «Certo c’è il rischio che il giocattolo si possa anche rompere. Ma non è detto perché a volte i cambiament­i possono fare bene». A proposito di Spalletti: «È un ottimo acquisto per l’Inter. Sa come allenare una grande e l’ha dimostrato anche all’estero. L’anno passato ha fatto un campionato straordina­rio». Restando sugli allenatori, lodi per Inzaghi, autore di un capolavoro con la Lazio: «Non me lo aspettavo. La sua è stata una bella sorpresa. D’altra parte la scuola italiana degli allenatori è una delle migliori». Chi è atteso alla prova dopo un campionato straordina­rio è Mertens: «Può riconferma­rsi. È molto bravo tecnicamen­te. Vediamo se Sarri lo riproporrà in quel ruolo». Caso Donnarumma: «Sono felice sia rimasto al Milan. È un giocatore di qualità con grandi prospettiv­e anche per la Nazionale. Per il nostro campionato sarebbe stato un peccato perderlo. Dobbiamo cercare di tenerci i giocatori validi ed evitare che vadano in Premier o in Liga». I giovani, appunto. In Italia si respira un’aria nuova. Da Donnarumma a Gagliardin­i a Caldara, in molti stanno emergendo: «È vero. Adesso bisognerà vedere come prendono in mano la loro vita calcistica e come vengono assistiti dalle società». Il finale è personale: «Il ricordo più bello della mia carriera? Il primo scudetto con la Juve è stato incredibil­e, ma davanti a tutto c’è il Mondiale 2006 e il gol segnato contro la Germania in semifinale».

 ?? ?? Alessandro Del Piero, 42, in un incontro organizzat­o da Banca Generali a Roma
Alessandro Del Piero, 42, in un incontro organizzat­o da Banca Generali a Roma

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy