La Gazzetta dello Sport

Azzurre, in piedi: ora c’è la Germania

1Archiviat­o il k.o. con la Russia, venerdì con le tedesche match da dentro o fuori. Mauro: «Loro forti, ma nulla è impossibil­e»

- Alessandra Bocci INVIATA A ROTTERDAM

Il gol è arrivato troppo tardi, il rimpianto presto e non se n’è ancora andato. Eppure Ilaria Mauro, campioness­a d’Italia con la Fiorentina dopo un periodo in Bundesliga, sa che per tentare di raddrizzar­e il cammino delle azzurre all’Europeo bisogna cancellare a tempo di record la sconfitta a sorpresa con la Russia e pensare alla Germania, la supersquad­ra prossima avversaria. Nella sua testa è già venerdì. «Purtroppo nella prima partita ho segnato all’88’, bisognava essere più cattive e determinat­e prima, ma quello ormai è il passato. Dobbiamo ritrovare la mentalità vincente, la Germania è la squadra più forte del mondo e noi siamo come Davide contro Golia, però non c’è niente di impossibil­e, questa deve essere la nostra convinzion­e». Ripartire, ricaricars­i, anche se la delusione è stata forte più della botta rimediata da Sara Gama, che è in forse per la partita con le tedesche. Ma il c.t. Antonio Cabrini il giorno dopo era già preso nell’opera di ri-motivazion­e delle sue giocatrici, opera alla quale ha contribuit­o il presidente Tavecchio con un discorso pacato nell’analizzare la sconfitta di lunedì. «Non voglio vedere musi lunghi, ci sono ancora due partite da giocare e voglio lo spirito giusto», ha detto il capo della Figc. La formula sulla quale sono tutti d’accordo è: ripartire dal secondo tempo di Rotterdam, che stava per produrre un meritato anche se non soddisface­nte pareggio. «Contro la Germania proveremo a dare tutto, cuore, anima, testa, qualsiasi cosa», assicura Ilaria Mauro. «La Germania è una corazzata, è una squadra potente, forte fisicament­e, ha giocatrici importanti come la centrocamp­ista Marozsan e l’attaccante Mittag, faccio due nomi ma potrei farne tanti. Il loro punto debole? Sono complete, qualcosa studieremo. L’importante è ricomincia­re con la testa giusta».

CON GIUDIZIO Decise, ma senza fretta. «Contro una squadra così forte ci dovremo anche un po’ coprire. Difesa e contropied­e? Va benissimo. Quattro anni fa nei quarti di finale siamo state battute dalle tedesche prendendo un gol un po’ stupido su calcio d’angolo. Da allora la nostra squadra è cambiata molto e aspetto questa partita anche per capire a che punto siamo. Abbiamo fatto un passo falso, sono certa che l’orgoglio verrà fuori e ci aiuterà. Il nostro punto di forza può essere il possesso palla, siamo brave in fraseggi e ripartenze. Loro hanno più fisico, ma noi vogliamo rialzarci dopo la delusione. Con due punte si può fare bene», dice la Mauro, che pensa a un futuro da allenatore, anche se a 29 anni è ancora lontano. Sulla carta però il confronto con le tedesche è davvero impari. «In Germania hanno puntato sul calcio femminile tanti anni fa, sono più avanti di noi, hanno un bacino di tesserate molto superiore. Noi ce la mettiamo tutta, con i nostri mezzi». E quando si dice Italia-Germania ogni tanto nel calcio succedono cose insperate e imprevedib­ili.

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