La Gazzetta dello Sport

Il Galibier è un trampolino E Roglic vola sulle Alpi

Saltatore con gli sci stacca Contador in salita e regala alla Slovenia la prima vittoria al Tour: «Incredibil­e, sono pazzo di felicità»

- Luca Gialanella INVIATO A SERRE CHEVALIER

Contador se lo vede sfuggire a 5500 metri dalla vetta del Galibier con la regolarità di un metronomo: del resto, Primoz Roglic, sloveno di 27 anni, ha centrato un terzo delle sue vittorie (14) a cronometro. Lo spagnolo, signore delle cime per un decennio, ci prova per l’ultima volta: cambia rapporto, più duro, si alza sui pedali, ma dopo pochi secondi alza bandiera bianca. Per Roglic, invece, quello è il trampolino verso la vittoria più pazza della carriera. Lui che per quindici anni si è dedicato al salto con gli sci, sport nazionale in Slovenia, e da soli sei fa il ciclista.

VELOCE Sulla bicicletta Bianchi che vide le imprese sul Galibier prima di Fausto Coppi e poi di Marco Pantani, lo sloveno è impeccabil­e. Anche implacabil­e, a guardare il cronometro. Centra la fuga con Contador, Mollema, Pantano, Pauwels, Bettiol, Gallopin. È il più veloce sia sul Telegraphe (19,45 km all’ora di media su 11,9 km di salita) sia sul gigante Galibier: 19,65 km/ h su 17,7 km). Non sbaglia la gestione dello sforzo in salita, si appiattisc­e sul telaio in bicicletta in discesa, sull’orlo dello strapiombo, e al traguardo conserva 1’ 13” sul gruppo di Froome. «Incredibil­e, è incredibil­e. Non ho parole per quello che ho fatto — spiega Roglic, che viene da Kisovec, nel cuore della Slovenia, un paese di minatori —. Non posso crederci che proprio io ho fatto la storia del ciclismo nel mio Paese (mai la Slovenia aveva vinto al Tour, ndr)». E poi: «Sono completame­nte pazzo... Già esserci qui era incredibil­e, a volte la realtà supera i sogni». Campione del mondo juniores a squadre a Tarvisio nel 2007 nel salto sugli sci, Primoz è profession­ista dal 2016 con l’olandese Lotto Nl-Jumbo: in questa stagione è già alla sesta vittoria, tra cui due tappe al Paesi Baschi; ha conquistat­o la Vuelta Algarve in Portogallo ed è giunto terzo al Romandia. Un salto verso la gloria.

PAROLE Non possiamo però dire che qui al Tour la sua vittoria sia stata accolta con grande felicità. Ma come, un cronoman che vince, seppure in fuga, la più dura tappa alpina? E i sospetti ritornano. Come dopo la vittoria nella crono del Chianti al Giro d’Italia 2016 (che aveva seguito il 2° posto nel prologo rosa di Apeldoorn, a 1/100 da Tom Dumoulin), con quel cambio di bici all’ultimo momento prima del via, che aveva portato qualcuno a ipotizzare l’uso di un motorino nascosto.... Glielo è stato ricordato, naturalmen­te: «Non so, non lo commento, sono cose che non mi riguardano». Per la cronaca, ieri sono state controllat­e dall’Uci 193 biciclette e in giro ci sono anche le telecamere termiche dell’esercito francese, per smascherar­e eventuali frodi.

STORICO Dalla trionfale crono del Chianti nel Giro 2016 al giorno della vita in Francia: Primoz entra nella storia del suo Paese

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BETTINI Primoz Roglic, 27 anni, in trionfo a Serre Chevalier dopo 150 km all’attacco, gli ultimi 33,5 da solo. A destra il momento in cui stacca Alberto Contador sul Galibier
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 ??  ?? Roglic in versione saltatore: nel 2007 fu iridato junior a squadre
Roglic in versione saltatore: nel 2007 fu iridato junior a squadre

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