Serie B Carpi pari: Perugia e Frosinone lo agganciano
Apre il solito Han poi una doppietta del compagno esalta Giunti: che lezione a D’Aversa
Due magie di Buonaiuto, la solita volpe Han, Giunti che le imbrocca tutte mentre D’Aversa rinuncia a giocare per 45’ e non rimedia molto dopo il tè. Mai in partita il Parma, k.o. senza attenuanti. Applausi agli umbri, che superano con lode il primo test per la A in 7 giorni: martedì va a Palermo, poi arriva il Frosinone.
SCELTE E BEFFE L’inizio offre accenni di turnover: Cerri in tribuna (acciaccato), Bandinelli titolare (non Bianco, ma entra per una botta al compagno), Buonaiuto alla prima da titolare: è la scelta decisiva, produttiva con assist-traversa e la doppietta finale. Giunti lo incastona dietro il duo terribile Di Carmine-Han e – nonostante 5 titolari out – stravince. D’Aversa? Deve guarire dall’anemia del gol e cambia in attacco, ma becca tre gol mentre ne aveva subìto solo uno fino a ieri (col Brescia). Debutta Siligardi, Insigne si accomoda in panchina, in mediana resta Munari (impalpabile), Ceravolo entra quando è già tempo di torello, sul 3-0. Il primo tempo del Parma è da bocciatura sonora: un inno alla rinuncia, al primo non prenderle. Esterni bloccati (Iapalla-flipper e Scaglia inchiodati alle bandierine del calcio d’angolo), in 10 dietro la linea della palla. Impostare? Giocare? Ripartire in contropiede? Nemmeno a parlarne, fa tutto la mediana del Perugia. Calaiò è sequestrato. Non un tiro in porta fino al riposo (solo una testata di Gagliolo, altissima, dopo su angolo). D’Aversa dice che i tornei si vincono con le difese, ma dopo solo 18’ Pajac gli frantuma il fortino: cross da sinistra, Buonaiuto in spaccata manda la palla sotto la traversa, Han si avventa di testa e segna. Bloccato centralmente, il Perugia sfonda dai lati. CEROTTI E RIMEDI Il Parma avanza baricentro e tridente al rientro in campo, chiede un rigore subito (tiro Barillà, Bianco devierebbe di mano), ma ricade. Rilancio di Rosati, Buonaiuto scosta Munari che si accorge di nulla, stoppa e spara la sfera a fil di palo, come 16’ dopo (altra bordata dal limite: 3-0). A D’Aversa serve poco virare sul 4-2-3-1 sul 2-0 (Scozzarella davanti la mediana, Di Gaudio a sinistra con Baraye e Siligardi dietro Calaiò). Solo due fiammate di Siligardi (innesca un angolo all’11’ con palla impazzita, Rosati si salva con fortuna, poi serve Di Gaudio per una sassata paratagli) il resto sono pie intenzioni e accelerazioni a vuoto. Ceravolo non inquadra la porta, Giunti preserva Han e Pajac e si spalma 5-3-2 continuando a gestire. «La nostra è stata la gara perfetta», dice il tecnico. Difficile dargli torto.