C’è Jankto, spie in tribuna Ma ora serve all’Udinese
Anno fa in panchina, oggi il ceco è riferimento bianconero e obiettivo milanista
Quando l’Udinese vinse lo scorso anno a San Siro contro il Milan, Jakub Jankto rimase in panchina per 90’. Un anno e spiccioli dopo (era l’11 settembre del 2016) il centrocampista ceco entrerà al Meazza da grande protagonista e soprattutto da osservato speciale. Non è un mistero che la coppia FassoneMirabelli abbia cercato il colpo a effetto nelle ultime ore di mercato per portarlo in rossonero. Non se n’è fatto nulla un po’ perché il progetto dell’Udinese prevedeva la conferma di tutti i suoi gioielli Under 23 e un po’ perché il club friulano non aveva i tempi tecnici per trovare il sostituto. A dire il vero, l’erede c’è e anche lui giocherà per la prima volta a San Siro contro il Diavolo: si chiama Barak ed è connazionale di Jankto.
NO A GENNAIO Il Milan vuole Jankto e sottotraccia sta lavorando per avere una corsia preferenziale in futuro con l’Udinese. Già per gennaio? Difficile immaginarlo. Gino Pozzo non ha mai trattenuto nessuno, ma a stagione in corso mai ha venduto i pezzi pregiati. Ma non c’è solo il Milan su Jankto. L’Udinese ha la fila alla porta per il ceco. La Juventus, ma anche l’Arsenal e non è un mistero che il desiderio del giocatore sia quello di andare a giocare in Premier dove, a suo dire, si gioca il calcio ideale per le sue caratteristiche. Forza fisica e intensità sono le sue qualità principali. E pensare che due anni fa, quando poi finì all’Ascoli, Jankto era senza squadra. Una sorta di Calimero. L’Udinese lo aveva proposto a tutti, nessuno lo voleva. Finì nelle Marche nella finestra supplementare di mercato concessa ai bianconeri perché ripescati nella cadetteria.
NODO TATTICO L’inizio di Jankto non è stato facile. Ha sì segnato in Coppa Italia contro il Frosinone, ma è stato tra i peggiori nelle due sconfitte con Chievo e Spal. Con il Genoa eccolo segnare il gol che ha deciso la partita. Delneri tra le righe ha fatto capire che la svolta per Jakub si è avuta con la cessione di Thereau che invece di rispettare le consegne, andava un po’ troppo per conto suo. «Davanti a lui prima non trovava nessuno, adesso sì». «Dobbiamo essere intensi e correre bene», ha aggiunto Gigi. Guarda caso, sono le qualità migliori di Jankto.