Il City è una delizia Aguero scatenato Watford distrutto
Tripletta dell’argentino, più un assist per Jesus La squadra di Guardiola ha segnato 15 gol in 8 giorni
Elton John e Noel Gallagher star mondiali del rock in tribuna, tanto per ricordarci la splendida fusion di calcio e musica in Inghilterra, ma il tenore sta in campo ed è argentino. Sergio Aguero piazza la sesta tripletta della sua avventura in Premier e trascina il Manchester City verso il 6-0 a Watford, chiusura trionfale di otto giorni da favola: 5-0 al Liverpool, 4-0 al Feyenoord in Champions, ora questo punteggio tennistico al Vicarage Road. I sogni della squadra di Silva, quarta al calcio d’inizio e con la possibilità teorica di vivere 24 ore da leader del campionato, in caso di successo contro la banda di Guardiola, sono morti all’alba dell’alba. Il City è stato padrone della situazione dal primo secondo. Non ha mai mollato la presa, neppure dopo il 6-0. E’ il bello del football inglese.
AGUERO SHOW Aguero su tutti, ovvio: la fame dell’argentino è impressionante. Firma l’1-0 di testa sulla punizione calciata da De Bruyne – il Kun parte in odore di fuorigioco —, trova il 2-0 con un tocco morbido sull’assist di David Silva, inventa letteralmente il 5-0 con uno slalom tra quattro avversari e un colpo da biliardo. Chi ama il calcio non può restare indifferente di fronte allo show di Aguero, immaginarsi il popolo del City che ha la fortuna di godere il capolavoro dell’argentino da pochi metri. L’esultanza in stile Poznan aggiunge colore al match, mentre agli altri gol ci pensano Jesus su assist dello scatenato Aguero – anche qui partenza ai limiti del fuorigioco —, Otamendi di testa e Sterling su rigore. Una prova di forza impressionante, quella del City, sorretta da numeri eloquenti: 28 tiri, 67% di possesso palla, 93% di precisione nei passaggi di David Silva, altro sublime protagonista del match. De Bruyne e Benjamin Mendy sono le altre chiavi del 6-0: il belga è una fonte di gioco, mentre l’ex Monaco è un martello sulla fascia sinistra. Guardiola sorride largo: aspettando l’esito di Manchester United-Everton, si gode non solo il primato, ma anche una bellezza di gioco che, in alcuni momenti, rievoca il suo Barcellona. Pep celebra con naturalezza Aguero: «I numeri parlano da soli». Vero: 175 gol complessivi con la maglia del City, appena due in meno del primatista assoluto della storia del club, Erik Brook, 177 tra il 1928 e il 1940. DISASTRO WATFORD Il Watford esce male da questo match. Perdere con il Manchester City è nell’ordine delle cose, ma la squadra di Marco Silva non è esistita. Il quarto posto e i due successi in trasferta avevano forse creato qualche illusione di troppo. Gli Hornets hanno un problema e si chiama Vicarage: nella roccaforte di casa, sono arrivati, oltre a questo ko, l’eliminazione in Coppa di Lega sotto i colpi del Bristol City e due pareggi. Il Watford non ha ancora vinto una gara di fronte alla sua gente: problemi di gioco o di personalità? Rinunciare ancora una volta a Capoué dall’inizio non è parsa una buona idea. Il francese sta pagando una rispostaccia al suo allenatore dopo una partita. La scorsa stagione fu uno dei migliori in assoluto, ora è una seconda scelta. Male la difesa, inesistente l’attacco, fragile il centrocampo: non ha funzionato niente nel Watford. Silva ha cercato di dare la scossa nell’intervallo e nel primo quarto d’ora della ripresa gli Hornets hanno avuto un sussulto, ma il 4-0 di Otamendi ha distrutto qualsiasi piano di resa onorevole.
GUARDIOLA «Vincere in questo modo dopo il 4-0 in Champions ha un valore particolare. Abbiamo giocato da squadra vera ed è la cosa più importante». Pep è su di giri, e forse l’incontro con Elton John gli ha migliorato l’umore. Ma oggi, ancora una volta, dovrà fare i conti con Mourinho.