Un Bayern da Oktoberfest: quattro gol e sorrisi
Nel giorno dell’inaugurazione della festa della birra, doppiette di Robben e Lewandowski. Pace Ancelotti-Ribery
Se Arjen Robben segna anche di destro, oppure se Franck Ribery abbraccia Carlo Ancelotti mentre martedì si era esibito nel lancio della maglia dopo un cambio, significa che il Bayern è in sintonia con la sua città, ieri eccitata per l’inaugurazione dell’Oktoberfest numero 184. Quattro anni fa, nell’occasione simile, il Bayern indossò anche una divisa bianca e marrone, per ricalcare i pantaloni di pelle che sono tradizione alla festa della birra, stavolta invece resta rosso e concentrato: dopo 23’ il Mainz è già sotto 2-0, più una traversa; alla fine sono 4, più un altro palo, con doppiette di Robben (tocca un tiro di Müller) e Lewandowski, a 82 centri nella centesima uscita di campionato con il Bayern. Per non esagerare con l’euforia, i procuratori del polacco hanno suggerito al quotidiano spagnolo «As» come il loro assistito stia facendo pressione per andare al Real e Ronaldo avrebbe già dato l’ok. Replica di Hoeness: «Non è il 1° aprile»
CARLO CONTENTO Il Bayern si è ripreso così dopo la sconfitta con l’Hoffenheim, Robben ha anche attraversato il campo per abbracciare Ribery, dopo il 2-0. «C’erano tempi in cui si stavano meno simpatici» ha chiosato Müller. L’ex capitano Lahm, cassiere per beneficenza in un supermercato, ha raccontato che «non sembra ci siano terremoti in squadra: basta mantenere la calma e Ancelotti è esperto abbastanza». Esperto e soddisfatto: «Abbiamo giocato bene, con belle azioni e occasioni, sono contento». Martedì si terrà una sorta di derby italiano con Tedesco, allenatore nato in Calabria, ora allo Schalke ieri passato a Brema: decide Goretzka all’83’ e il tecnico al ritorno in bus ha già mostrato i video del Bayern.