Il Brescia non punge Pro Vercelli, bel pari Grassadonia è salvo
Il bicchiere è mezzo vuoto per il Brescia, mezzo pieno per la Pro Vercelli. Paradossi di una classifica che vede Boscaglia in quotatranquillità e Grassadonia con la panchina a rischio. Ma il Brescia voleva vincere, dopo l’impresa di Parma, mentre la Pro Vercelli poteva farsi bastare un punticino, dopo tre tentativi a vuoto. E così è: 0-0, risultato anche logico ripensando al film di una partita per larghi tratti noiosa come un film uzbeko senza sottotitoli. I numeri, che nel calcio dicono quasi quanto nel basket, indicano nel gol-chenon-c’è la medaglia a due facce che è adesso il Brescia. Minelli non subisce gol da 3 partite, cioè dalla prima di Gastaldello da titolare. Al tempo stesso, ancora manca all’appello la prima rete su azione (ad Avellino fu rigore di Caracciolo, al Tardini Ferrante ha segnato su punizione-cross di Furlan). E al Rigamonti l’attacco è ancora a secco (secondo pari senza gol di fila).
EQUILIBRIO La Pro Vercelli interpreta molto bene il primo tempo. Grassadonia cambia e non facendolo del resto rischiava il posto, ma così rischia pure di vincere, perché il suo 4-3-3 con un vitalissimo Morra mette in difficoltà il 3-5-2 di Boscaglia. Le occasioni non mancano, Firenze si fuma il vantaggio colpendo il palo all’11’. Il Brescia fatica, anche se il neoacquisto Rinaldi debutta bene dal 1’, lottando su ogni pallone nel tandem argentino composto con Ferrante. Entrambi si rendono pericolosi con inserimenti aerei che però non spaventano Marcone. Nella ripresa Boscaglia rimette Bisoli e l’ex Caracciolo, che prova la girata di testa senza fortuna e reclama un rigore per intervento di Bergamelli. Il gioco è fermo per fuorigioco, invece, quando Gastaldello insacca da due passi. La pressione bresciana nel finale non dà effetti.