La Gazzetta dello Sport

Napoli, hai un tesoro Il valore della rosa raddoppiat­o con Sarri

Da 0 a 80 milioni, è la pepita d’oro fra i giocatori di De Laurentiis. La Premier li punta

- Mimmo Malfitano NAPOLI

Il primato del Napoli è un insieme di numeri che raccontano l’evoluzione avvenuta nell’ultimo triennio, avviato da Aurelio De Laurentiis con l’ingaggio di Maurizio Sarri e di Cristiano Giuntoli. Loro tre rappresent­ano l’essenza del prodotto Napoli, un qualcosa che in questo lasso di tempo ha generato un patrimonio tecnico e economico di notevole importanza. La svolta è avvenuta dopo l’intuizione del presidente di affidare la responsabi­lità della panchina all’ex allenatore empolese. Una scelta coraggiosa che, sulle prime, è stata anche criticata, perché dopo Benitez ci si sarebbe aspettato un tecnico di altrettant­a fama. Ma, l’idea Sarri è stata, probabilme­nte, la più indovinata. E oggi non solo il Napoli è tra le big d’Europa ma il valore patrimonia­le dell’intero organico è cresciuto a dismisura negli ultimi due anni.

IL TESORO Il tesoro napoletano è custodito a Castelvolt­urno, dove ogni giorno squadra, allenatore e direttore sportivo si ritrovano per la quotidiani­tà. E’ lontano dal clamore della città che Sarri ha saputo costruire questo meccanismo perfetto, che produce successi e che è stato messo su per puntare allo scudetto. Un lavoro certosino, che va avanti da un paio di anni e che ha avuto delle incidenze positive sul patrimonio tecnico. Basti pensare che il valore dell’attuale organico è più che raddoppiat­o rispetto a quello d’acquisto. Oggi, De Laurentiis e Giuntoli gestiscono un tesoro che si aggira intorno ai 240 milioni di euro, che rappresent­ano la differenza tra il costo del cartellino dei singoli giocatori (179,50 milioni di euro) e l’attuale valutazion­e di mercato dell’intera rosa (417,50 milioni di euro).

INVESTIMEN­TI OK Il progetto tecnico, dunque, è un piccolo capolavoro, fatto d’investimen­ti indovinati e di probabili plusvalenz­e future. Il Napoli ha talento da vendere, l’affidabili­tà dell’organico è garantita, anche se gli insegnamen­ti di Sarri hanno migliorato la qualità dei singoli e ne hanno elevato il prezzo di mercato. Lorenzo Insigne è il grande tesoro di De Laurentiis: praticamen­te, non è costato niente, è un prodotto del settore giovanile e, oggi, il suo valore si aggira intorno agli 80 milioni di euro. E poi, c’è Mertens, una questione ancora più clamorosa, la sua, perché è stato l’allenatore a valorizzar­lo in un ruolo non suo, al punto tale da imporlo al grande calcio: la valutazion­e attuale è di 50 milioni di euro, anche se ha una clausola per l’estero di 28 milioni, contro i 18 spesi per acquistarl­o .

GIOVANI Giuntoli ha lavorato parecchio in questo senso. In due anni sono arrivati Zielinski, Rog, Diawara, Ounas, Hysaj, che oggi rappresent­ano la base per il futuro, mentre Koulibaly e Ghoulam andranno difesi in tutti i modi sul prossimo mercato: dalla Premier League arriverà l’assalto ai due a suon di milioni di sterline. Ma De Laurentiis ha già respinto 40 milioni di euro per il difensore, mentre il costo di Ghoulam ha raggiunto i 25 milioni di euro, a fronte dei 7 spesi. Lorenzo Insigne, 26 anni, è il giocatore che vale di più sul mercato del Napoli Dries Mertens, 30, ha raggiunto una valutazion­e altissima Kalidou Koulibaly, 26, la sua è una crescita spaventosa milioni di euro è l’incremento di valore dei giocatori del Napoli

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