La Gazzetta dello Sport

Il cielo è Azzurro intenso sopra i baby interisti

Zaniolo, D’Amico e Corrado a segno tra Under 19 e 18: come cresce il settore giovanile

- MILANO

Il futuro dell’Inter è decisament­e più azzurro che nero. Non lo dice la scala cromatica del calcio, ma il periodo florido del settore giovanile diretto da Roberto Samaden. La struttura, che molto presto avrà anche un nuovo centro sportivo, questa settimana ha partorito cinque gol tra le nazionali Under 19 e 18. Un sacco bello di gioventù interista visto che nelle due gare - contro Moldova e Russia - gli azzurrini hanno vinto rispettiva­mente 4-0 e 3-1. Piace il giovane nerazzurro. Piace e colpisce.

PRIMA SQUADRA In Svezia, nel prima partita di qualificaz­ione all’Europeo Under 19, il successo del gruppo di Paolo Nicolato è nato da un gol di Zaniolo ed è stato chiuso dal centro di Pinamonti. In mezzo anche un secondo gol di Zaniolo, protagonis­ta del pomeriggio svedese. Sorride anche Luciano Spalletti che vede allenarsi quotidiana­mente ad Appiano Gentile il vice-Icardi più vicino come caratteris­tiche, Pinamonti, e Zaniolo, uno dei ragazzi portati a Riscone in estate per il ritiro pre-campionato. Pinamonti ha voluto dedicare il gol all’amico Vanheusden, operato mercoledì ad Anversa per la ricostruzi­one del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro: «Come promesso, questo gol è per te!». Zaniolo sta «surfando» sulla grande occasione della vita. Dopo essere stato accantonat­o dalla Fiorentina e lasciato partire per Chiavari, i nerazzurri hanno capito che la sua crescita bruciante andava seguita. E così per adesso è il nuovo trequartis­ta della Primavera di Stefano Vecchi. Intanto, però, studia da interno di centrocamp­o, da mezz’ala di qualità perché molto probabilme­nte sarà quella la porzione di campo dove potrà dare il meglio una volta atterrato nel mondo dei «grandi».

PROGETTO L’Under 18 era invece impegnata a Castel di Sangro in amichevole contro la Russia. Vittoria 3-1 e gol di D’Amico e Corrado. Il primo è arrivato l’estate scorsa a Milano dal Palermo in prestito con diritto di riscatto. Una formula che cela la volontà dell’Inter di voler inquadrare meglio tatticamen­te un giocatore dalle qualità tecniche interessan­ti. Corrado invece è a tutti gli effetti un giocatore di proprietà nerazzurra e al Prato il suo sviluppo è coinciso con l’arretramen­to da ala sinistra a terzino.

SCOUTING La coincidenz­a di questi quattro marcatori (non scordiamo gli altri interisti presenti come Bettella, Gavioli, Schirò e Merola) vuole che siano il frutto di quattro modi diversi di fare scout in casa Inter. Pinamonti è entrato nell’orbita nerazzurra fin da bambino e si è pian piano avvicinato a Milano man mano che i regolament­i lo permetteva­no con l’età. Zaniolo è stato valutato e scelto direttamen­te in prospettiv­a prima squadra con il d.s. Piero Ausilio (anticipand­o la Juventus). D’Amico è stato visionato diverse volte dagli scout a Palermo e si è iniziato un percorso di definizion­e tattica a Milano. Corrado è invece il prodotto di un lavoro sinergico tra Prato e Inter con osservator­i sul luogo. Giovani interisti crescono e vincono. Con le nazionali e con il club. Perché bisogna difendere i 3 campionati vinti lo scorso anno. E non solo.

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GETTY Dall’alto l’attaccante Andrea Pinamonti, 18, e il trequartis­ta Nicolò Zaniolo, 18
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