Roma, è Pellegrini la sorpresa dorata Meglio di Strootman
Nel confronto tra i due centrocampisti l’azzurro tira meglio e crea più assist e occasioni. L’olandese più bravo nella battaglia Di Francesco però ha bisogno di tutti e due già contro il Napoli
Non è un ballottaggio, perché la Roma ha bisogno di tutti e due. E non è neanche una contrapposizione, perché in modo diverso sono entrambi fondamentali per le fortune giallorosse. È però un confronto, quello sì, perché poi nel calcio, come nella vita, non contano solo i sentimenti ma pure i risultati. Ed oggi, dopo 8 gare stagionali (sei di campionato e due di Champions) quei risultati ci dicono che a centrocampo De Rossi è quasi inamovibile in cabina di regia, che a uno come Nainggolan è difficile rinunciarci e che la terza maglia da titolare nel centrocampo romanista, quella dell’altra mezzala, ad oggi se la giocano Strootman e Pellegrini. Con l’olandese, per ovvi motivi, partito in pole position. E con il centrocampista romano, però, che pian piano ha recuperato terreno, finendo anche con raccogliere prestazioni più convincenti di Kevin.
CERCANDO IL RECUPERO Sia Strootman sia Pellegrini sono attualmente ai box per i rispettivi infortuni: trauma contusivo (con quota di edema) tra quadricipite sinistro e adduttore per l’olandese, edema post/distrattivo del soleo destro per l’azzurro. La speranza, ovviamente, è di rendere arruolabili entrambi per il trittico che aspetta la Roma in poco più di una settimana: il Napoli sabato 14 in casa, poi la trasferta di Londra (con il Chelsea) il 18 e quella di Torino, contro i granata il 22. Al netto dei rispettivi infortuni, però, la situazione di Pellegrini appare più fluida, con Strootman invece che rischia qualcosina in vista del Napoli. A conti fatti, dunque, non è sbagliato pensare che con i partenopei possa giocare proprio Pellegrini, con Strootman invece orientato sul Chelsea. Un avvicendamento che dipende però proprio dal recupero dell’olandese, visto che il punto dove si è prodotto l’edema è di quelli delicati e fastidiosi.
IL CONFRONTO Ma come sono andati finora Strootman e Pellegrini? A conti fatti, il romano ha sicuramente fatto meglio, in termini assoluti e percentuali, con il numero di presenze che è sostanzialmente lo stesso (6 Pellegrini, una in più Strootman, che però ha giocato in tutto 488 minuti contro i 317 di Lorenzo). Pellegrini, nonostante il minutaggio più basso, ha infatti tirato più in porta (6 volte contro le 2 di Kevin), costruito più assist (2-0) e creato più occasioni (11-8), con una percentuali di passaggi riusciti più alta (88,14% contro l’83,22 dell’orange), dato però viziato dai meno palloni giocati (261 contro 379, più è alta la frequenza più è facile l’errore). Strootman, invece, finora ha fatto meglio laddove eccelle e cioè nella battaglia (26-13 nei recuperi e 24-19 nei duelli vinti), cedendo invece negli intercetti (6-2 per Pellegrini). Insomma, per ora meglio Pellegrini di Strootman. Ma la Roma ha un bisogno essenziale di tutti e due.