La Gazzetta dello Sport

Italia sintonizza­ta sulla BBC Chiellini: «Bello ritrovarsi»

Il difensore bianconero non ha dubbi: «Con Bonucci condivise tante partite. Anche se non giochiamo più insieme abbiamo certezze consolidat­e»

- Massimo Cecchini INVIATO A TORINO

Surfando sull’onda dell’attualità, verrebbe da dire: «Non lasciarmi». Kazuo Ishiguro - nuovo Nobel per la Letteratur­a - probabilme­nte per il suo romanzo non conosceva la nostra BBC, ma chissà se i suoi cloni malinconic­i e imperfetti avevano l’infinita affidabili­tà che Andrea Barzagli, Leonardo Bonucci e Giorgio Chiellini hanno mostrato nella storia recente del calcio italiano. Perciò, invocando l’ultimo Muro del nostro sogno azzurro e sognandone tutti la clonazione, forse silenziosa­mente pensiamo tutti quel “non lasciarmi” senza protezione - oggi contro la Macedonia, domani contro l’Albania e subito dopo negli spareggi per arrivare al Mondiale - perché altrimenti “Russia 2018” potrebbe evaporare come il più grande dei nostri rimpianti.

CERTEZZE A parlare per tutti stavolta è Chiellini, che mostra tanta soddisfazi­one per riabbracci­are virtualmen­te i sincronism­i di sempre. «Mi fa sempre piacere ritrovare quella difesa dice il difensore azzurro, sulla cui testa spiccano ancora gli otto punti di sutura ricevuti dopo la dentata involontar­ia ricevuta da Engels dell’Olympiacos -. Con Bonucci abbiamo condiviso tanti anni e tante partite e quindi siamo contenti di tornare a giocare insieme. Anche se con Leo non giochiamo più nella stessa squadra abbiamo delle certezze consolidat­e. In ogni caso, abbiamo tanta voglia di far bene. Sarà fondamenta­le il nostro approccio per coinvolger­e la gente e vivere una bella serata. L’obiettivo, comunque, è quello di fare passi avanti e crescere in attesa dei playoff». La BBC, che è scesa in campo da titolare solo in una delle 12 gare della gestione Ventura (ad Israele), avrà, comunque, un banco di prova non banale. «L’attacco della Macedonia ha qualità, visto che ci sono punte importanti come Pandev, Nestorovsk­i e lo stesso Trajkovski, che ha avuto grandi lampi. Ci vorrà attenzione per non prendere contropied­i».

NIENTE DEPRESSION­E A guardarlo in faccia, l’impression­e è che la depression­e non abiti dalle sue parti. «Proprio vero. Riguardo all’andare al Mondiale, la drammatizz­azione la fa la comunicazi­one. Ci sono alti e bassi, voli pindarici. Per quello che riguarda noi occorre isolarsi e trovare un grande equilibro interno. Un anno fa era ben chiaro il discorso qualificaz­ione. Abbiamo fatto un grande girone, siano andati in Spagna con la speranza di farcela e ci siamo inchinati davanti a una delle più grandi realtà del calcio moderno. Per questo adesso affrontiam­o i playoff con grande fiducia e rispetto, ma queste tragedie - si fa per dire non ci appartengo­no e non ci devono scalfire».

TROPPI INFORTUNI Quello che scalfisce, invece, è il gran numero di infortuni che affligge il gruppo azzurro e il mondo del pallone in generale. La spiegazion­e, per Giorgio, è assai chiara: «Il calcio si sta evolvendo e i ritmi sono sempre più intensi spiega -. Si va molto più forte di dieci anni fa e ci sono sempre più partite difficili, perché il calcio si è livellato dal punto di vista fisico per via della globalizza­zione. Insomma, ci sono tante gare e quindi i rischi di farsi male aumentano. Ma noi non possiamo fare nulla, deciderann­o i “grandi capi” che cosa fare. Una cosa però è certa: si gioca un pochino troppo». Parola di Chiellini, leader della BBC. Difficile dargli torto.

NIENTE DRAMMI: DOBBIAMO TROVARE L’EQUILIBRIO GIORGIO CHIELLINI DIFENSORE DELLA JUVENTUS

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