La Gazzetta dello Sport

Piquè, il grande gelo Lo scarica anche Ramos

Il madridista: «Calcio e politica non andrebbero mai mischiati» Ma oggi la Spagna gioca contro l’Albania: se vince è al Mondiale

- Filippo Maria Ricci INVIATO AD ALICANTE (SPAGNA) @filippomri­cci

Siamo arrivati alla viglia di questa partita che può spedire la Spagna ai Mondiali ma si continua a fare una gran fatica a parlare di calcio. E non potrebbe essere altrimenti. Spagna e Catalogna continuano a correre verso uno scontro frontale immensamen­te pericoloso.

INIESTA CRITICATO È inevitabil­e che lo sport soffra le conseguenz­e dello scontro e la dimostrazi­one arriva, oltre che dall’invito al dialogo postato via video ieri dal presidente del Barcellona Josep Maria Bartomeu, anche dai 3 tweet postati ieri dal sempre schivo Andres Iniesta, manchego e catalano adottivo, che «Vista la situazione eccezional­e che stiamo vivendo» da casa sua (è infortunat­o) si è sentito in dovere di pregare le parti in causa di «dialogare prima che ci si faccia ancora più male. Fatelo per noi, meritiamo di vivere in pace». La fotografia del momento che sta vivendo la Spagna sta però nelle migliaia di risposte ai tweet: la maggior parte sono state di critica ad Andres, da una parte o dall’altra delle opposte fazioni. Non si salva nemmeno l’eroe del Mondiale.

RE IMPECCABIL­E Martedì sera il re Felipe VI ha parlato alla nazione: un discorso molto duro che ha sposatola linea costituzio­nale ean ti secessioni­sta del governo di Madrid e che a Barcellona è stato accolto malissimo: «Chapeau – ha detto ieri Sergio Ramos –. Un discorso più che impeccabil­e, il re mi è piaciuto molto, anche se è dell’Atletico». La battuta finale non stempera la ferma presa di posizione del capitano della Spagna. Che prima della partita al Bernabeu del 2 settembre scorso aveva pubblicame­nte chiesto ai tifosi della Spagna di non fischiare Gerard Piqué mentre ieri non si è sentito in dovere di fare lo stesso appello in difesa del compagno che da domenica si è preso tutti i titoli dedicati alla nazionale con lacrime, tweet e parole a sfondo politico: «Ognuno è libero di esprimersi come crede. Poi spero ovviamente che sugli spalti ci sia un bell’ambiente».

SETTIMANA DIFFICILE Hanno chiesto a Ramos se un indipenden­tista può giocare in nazionale, come ha affermato Piqué mercoledì: «È una decisione che non spetta a me, ci sono persone che hanno cariche più rilevanti e possono stabilire una cosa del genere. Di sicuro c’è che siamo in una situazione sgradevole, il mio auspicio è che tutti possano vivere in un Paese libero e democratic­o. È stata una settimana parecchio agitata, si sono mischiati sport e politica e questo non si deve fare». Piqué martedì ha invece rivendicat­o la possibilit­à di farlo. I due sembrano su poli opposti ma anche Ramos ha detto che il rapporto tra loro «È molto buono, nonostante il carattere e la forma di pensare e di sentire le cose».

«NON PENSO ALL’ITALIA»Ieri Piqué è stato appena fischiato all’arrivo in hotel ad Alicante e poi fischiato e applaudito sempre in forma leggera nell’allenament­o a porte aperte: un gigante passo avanti rispetto ai pesanti insulti ricevuti lunedì nei dintorni di Madrid. Sullo sfondo, la gara con l’Albania: se la Spagna fa più punti di noi è già in Russia, se facciamo lo stesso risultato la differenza reti clamorosam­ente a favore permetterà alla Roja anche una sconfitta in Israele. In panchina con l’Albania c’è Christian Panucci: «Spero che quanto successo in settimana possa aver distratto la Spagna. E no, il fatto di poter aiutare l’Italia per me non rappresent­a uno stimolo in più».

PENSIAMO SOLO ALLA PARTITA, CI GIOCHIAMO RUSSIA 2018 JULEN LOPETEGUI C.T. SPAGNA

IL FATTO DI POTER AIUTARE L’ITALIA NON È UNO STIMOLO IN PIÙ CHRISTIAN PANUCCI C.T. ALBANIA

 ?? AP ?? Gerard Piquè, 30 anni, un Mondiale e un Europeo con la Spagna
AP Gerard Piquè, 30 anni, un Mondiale e un Europeo con la Spagna
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy