La Gazzetta dello Sport

Non temere l’errore: Moro in un libro tra imprese e vita

Bergamasco si racconta alla soglia dei 50 anni. Quante storie sulle nevi

- Sandro Filippini

Simone Moro è sempre in movimento, instancabi­le, fra conferenze, appuntamen­ti con gli sponsor, allenament­i intensi, voli in elicottero e riunioni di affari per curare tutti i suoi progetti, a cominciare dalle spedizioni alpinistic­he (la prossima è ancora segreta, ma è imminente…).

MANAGER Oggi, a esempio, è a Monaco di Baviera per presentare il suo nuovo film, «La congeniali­tà», nell’ambito dell’European Outdoor Film Tour che mercoledì, dopo aver fatto tappa a Genova il 9, sbarca a Milano e proseguirà in giro per l’Italia fino al 28 ottobre. Ma sempre oggi esce nelle librerie il suo nuovo libro, l’ottavo in totale, il sesto con Rizzoli. S’intitola «Devo perché posso», scritto a quattro mani con Marianna Zanatta, che è la manager del bergamasco, il cui insegnamen­to principale è non aver paura dell’errore. Da qui discende il titolo che sembra la boutade di uno sbruffone e invece è un metodo di vita che Moro è riuscito a imporsi e costruirsi come una rivincita.

«Devo perché posso. La mia via per la felicità oltre le montagne» di Simone Moro con Marianna Zanatta. Pagine 254. Editore Rizzoli. Prezzo 18 euro

I MAESTRI E LA SQUADRA Un metodo di vita individuat­o guardando ai grandi maestri che aveva avuto (il padre, Franco), trovato (Bruno Tassi), scelto (Reinhold Messner, Walter Bonatti) o cercato (Manolo, Anatoli Boukreev). Un metodo garantito da una «cassetta degli attrezzi» perfeziona­ta anche con l’aiuto della moglie Barbara e della squadra che, partendo dalle Alpi «sfigate», le Orobie della sua Bergamasca, Simone ha messo insieme mentre dalle falesie arrivava agli Ottomila e, su di essi, a realizzare un’ineguaglia­bile collezione di prime ascensioni invernali.

INVIDIE E ROTTURE Tutta una serie di successi «per colpa» dei quali Moro ha suscitato invidie e rotture con persone che pure gli erano accanto in momenti importanti delle sue varie carriere, come Denis Urubko sugli Ottomila o Maurizio Folini sugli elicotteri. Insomma, un libro nel quale alla soglia dei 50 anni Simone Moro si apre senza remore e propone, non soltanto a chi sogna di scalare, come incoraggia­mento il suo modo di affrontare la vita a viso aperto. Meglio, però, in compagnia di donne pazienti e abili come la sua manager.

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