La Gazzetta dello Sport

Nuzman dentro Corruzione e affarismo per Rio 2016

L’accusa: il presidente del comitato organizzat­ore comprò i voti del Cio

- Mauricio Cannone

Carlos Arthur Nuzman, presidente del comitato organizzat­ore di Rio 2016 nonché massimo dirigente del Comitato Olimpico Brasiliano, è stato arrestato ieri presso casa sua e intanto emergono nuovi dettagli sullo schema di corruzione che avrebbe consentito alla città carioca di ottenere i Giochi. Un’associazio­ne per delinquere denunciata da alcuni membri della Procura Generale: tra gli accusati c’è anche Sergio Cabral Filho, già condannato per altri casi di corruzione, governator­e dello stato di Rio all’epoca in cui la vecchia capitale venne scelta per l’Olimpiade.

LE ACCUSE Nuzman è sospettato di aver agito da tramite per comprare voti di membri del Cio nell’assegnazio­ne del 2009. L’arresto cautelare della durata di cinque giorni segue più specificam­ente l’accusa di occultamen­to di beni. A settembre una perquisizi­one nella sua residenza aveva fatto scoprire circa 130 mila euro in cinque valute diverse. E quei soldi, oltre a lingotti d’oro in una banca svizzera per un valore vicino ai 500 mila euro, sono stati dichiarati al fisco solo dopo l’incursione in casa Nuzman di un mese fa. Nel giro di 10 anni, il dirigente avrebbe fatto registrare un aumento del 457% del patrimonio personale. Arrestato anche Leonardo Gryner, altro direttore di Rio 2016, il braccio destro di Nuzman. Tuttoè partito dall’Operazione Unfair Play, con evidenze di corruzione emerse all’inizio in Francia. Le autorità brasiliane ora indagano in collaboraz­ione con quelle francesi.

GRUPPO DI INTERESSI Secondo il procurator­e della Repubblica Rodrigo Timóteo, lo schema di corruzione non si limitava ai voti per Rio 2016. L’ex governator­e Cabral è accusato di aver tratto vantaggi a capo di un gruppo di interessi che beneficiav­a a livello politico e economico dei finanziame­nti dei Giochi, delle forniture, delle opere pubbliche e delle prestazion­i di servizi. La procuratri­ce Fabiana Schneider ha pure accusato l’imprendito­re latitante Arthur Soares: «Ha depositato due milioni di dollari per comprare voti da Diack (ex presidente della Iaaf e influente membro Cio)». Secondo il Pubblico Ministero lo scambio di e-mail fra Nuzman e la famiglia Diack porta alla luce i depositi effettuati sui conti del clan del dirigente senegalese.

In carcere anche l’ex governator­e dello Stato: «Un’associazio­ne per delinquere»

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EPA Carlos Arthur Guzman, 75 anni, viene condotto in carcere a Rio de Janeiro

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