Due giocatori del Teramo minacciati con una pistola
TERAMO Avanti a piccoli passi. G Teramo e Feralpi Salò non si fanno male e ne scaturisce uno 0-0 senza emozioni. Prima della gara si è scoperto un singolare episodio accaduto alla vigilia. Il portiere del Teramo Tomasch Calore e il terzino Manfredo Pietrantonio sono stati minacciati con una pistola scacciacani da un vicino di casa. Il motivo? Il troppo rumore che nel pomeriggio di mercoledì sarebbe arrivato dall’abitazione dei due giocatori, in un condominio alle porte della città. Secondo la ricostruzione, un uomo di 36 anni sarebbe uscito sul pianerottolo chiedendo spiegazioni a Calore e Pietrantonio di quei rumori che forse già in altre occasioni avrebbero disturbato il sonno del figlio piccolo. Sarebbero volati insulti e parole grosse, fino a quando il 36enne è rientrato nel suo appartamento per prendere una pistola con la quale incutere timore ai due giovani. I carabinieri, chiamati da alcuni condomini, hanno poi accertato che si trattava di una scacciacani, a cui era stato tolto il tappo rosso ed era simile a un’arma di piccolo calibro. Per il 36enne è scattata la denuncia a piede libero per minaccia aggravata.
POCHE EMOZIONI In campo è stata una partita speciale per Asta contro il club che ha allenato fino a febbraio, quando è stato esonerato proprio in favore di Michele Serena. Teramo e Feralpi Salò si sono affrontate con moduli nuovi. Le uniche occasioni degne di nota sono arrivate nel primo tempo, quando Caidi ha sfiorato l’autorete deviando sul palo un cross, e nella ripresa, con Soumarè che ha impegnato dalla distanza Livieri, subentrato poco prima a Caglioni, costretto ad andare all’ ospedale per dolori addominali e nausea. Caglioni è stato poi dimesso ed è tornato in aereo con i compagni.