Ius soli, Delrio sfida il Pd «Ora rispondo alla nazione»
Cresce la mobilitazione sullo Ius soli: il 13 ottobre, insegnanti, studenti e genitori scenderanno in piazza in tutto il Paese per chiedere l’approvazione della legge; oltre novanta parlamentari e artisti come Alessandro Bergonzoni, Andrea Segre e Ascanio Celestini partecipano invece a uno sciopero della fame (a staffetta) che coinvolge anche comuni cittadini. Il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio ha spiegato ieri il senso della sua adesione: «Il parlamentare risponde alla nazione, non alla disciplina di partito. Sui diritti civili non ci si astiene. Agisco come cittadino, visto che credo a questa riforma. Ma credo sia importante che si mobiliti la società civile».
VERIFICHE Anche la presidente della Camera, Laura Boldrini, si è schierata con questa battaglia: «Non ho pensato se fare o no lo sciopero. È possibile. La legge merita ogni sforzo». E i Radicali parlano di «centinaia di adesioni» sul sito radicali.it. Intanto, l’ipotesi che si sta facendo strada nel gruppo dem al Senato è quella di accelerare per cercare di approvare lo Ius soli, che sembrava destinato alla prossima legislatura: sono comunque in corso le verifiche sui numeri. Il ministro Anna Finocchiaro ha avviato contatti informali con i gruppi, in particolare con Ap, per tentare di ammorbidire la contrarietà dei centristi. Secondo la Fondazione Leone Moressa, se passasse la riforma, 800 mila stranieri potrebbero diventare subito cittadini italiani.